22.01.14
Bingo, 19:40
– Ultimo giorno trascorso a Bingo. Per fortuna i bambini non si rendono tutti conto che domani non ci saremo più, oppure fanno finta che non sia così, o forse ci sono abituati, in fondo è già successo, ricapiterà. In effetti è dura per molti di noi, ma cerchiamo di mantenerci lucidi senza farci vincere dalle emozioni per rifare le valigie. Sarebbe meglio dire per svuotarle di tutto e di più del previsto, dando fondo ad ogni possibile risorsa, dalle magliette alle calzette!
– accogliamo gli altri compagni di viaggio, ci ritroviamo dopo questi 12 giorni in cui abbiamo vissuto esperienze diverse. Ci scambiamo subito le nostre sensazioni, ed è un po’ come vedere anche altri posti e conoscere altre persone attraverso le loro parole. Il gruppo era forte e ben assortito, e non si è disgregato. Ognuno di noi ha qualcosa da dire e da dare, speriamo che duri. alè
– Questa sera la suora deve superarsi, a cena siamo in tanti davvero. Ma suor Alphonsine è immensa anche stavolta e addirittura ci prepara delle ottime pizze caserecce. Stanotte è per far festa, bando quindi alla nostalgia. Ultima sera di cielo stellato sopra di noi, per ogni stella gli occhi dei bimbi che stiamo per lasciare. Non commuoversi non è facile, ma i canti e i balli ci aiutano a tenere alto l’umore. Da oggi ogni volta che alzerò lo sguardo al cielo avrò un pensiero per questo pezzo di mondo. Come sempre a voler donare si riceve molto di più.
#tresonolecosemavorreifosserodipiù
23.01.14
Entebbe, 23:01 orario di Kampala
– la corsa dei “nostri” bambini dietro il pullman, mentre lasciavamo Bingo. Una scena da film, di una retorica imbarazzante, ma di una bellezza e verità commovente. Questa immagine forte che porterò con me, vale la forza di questo viaggio, che auguro a tutti e spingo a provare.
– La savana, con i suoi colori, gli odori, le scimmie , le antilopi, le zebre (che pare abbiano visto ma io dormivo forse o forse mi prendono in giro ancora non lo so), gli elefanti. La prova che le avventure di ambientazione “da libro della giungla” hanno una collocazione reale, visibile , godibile, che fa tornare tutti un po’ bambini e da soddisfazioni a quella parte recondita dentro di noi che vuol continuare a fare l’esploratore da grande!
– Il viaggio di ritorno da Bingo all’Uganda è interminabile. Per un attimo ha pure nascosto insidie, prima di concedersi alla bellezza della natura si intende. In linea di massima gli spostamenti in questa parte di Africa non sono mai agevoli, e nemmeno troppo sicuri. Noi confidavamo e abbiamo ricevuto una “raccomandazione ” speciale, ma 13 ore di trazzere sabbiose possono innervosire ugualmente. Non facili da sopportare, difficili da dimenticare. Ma nonostante tutto siamo arrivati alla fine di questo viaggio, e già nel profondo dei nostri cuori e delle nostre coscienze si sta già pensando ad organizzare un ritorno. Forse non sarà per tutti, o non lo sarà presto, e non importa perché ci saranno degli altri al nostro posto. Mi auguro solo che chi avrà la fortuna di vivere quest’esperienza possa provare quello che abbiamo provato noi, che è pura gioia. CHE TUTTO E’ BELLO!
#tresonolecosediunviaggiodarifare