“Dal 2015 gli investigatori della Polizia di Ragusa hanno concretamente posto l’attenzione sulla possibilità che ciò avvenisse non facendosi trovare impreparati”.
Bocche cucite in Questura a Ragusa in merito alle dichiarazioni del procuratore antimafia e antiterrorismo, Franco Roberti, che ieri aveva lanciato l’allarme sul fatto che gli arrivi dei migranti sui barconi possano rappresentare una minaccia di terrorismo. Trapela, però, la convinzione che proprio nel ragusano ed a Pozzallo, indicato da tutti come un modello europeo di buone pratiche di Hotspot, siano state avviate tutte le pratiche per prevenire radicalizzazioni.
Con “serenità” e fuori da ogni strumentalizzazione e asserzione di politica, ammettono che i dati dimostrano che solo per quanti impiantatasi nel ragusano, ed in stretto riferimento a quanti sbarcati nel porto di Pozzallo, “a seguito di incessanti attività info-investigative nel territorio ibleo” sono state documentate dalla Polizia di Stato più casistiche di radicalizzazioni e proselitismo che hanno portato all’emissione di 6 (nel 2015), di 12 (nel 2016) e già di 7 nel 2017 (quindi per un totale di 25) espulsioni dal territorio nazionale, tutti eseguiti.
Migranti: 8.500 arrivi in 48 ore,opposizione attacca
(AGI) – Roma, 27 giu. – Non si arresta il flusso di migranti che dal Nordafrica si dirigono verso le coste italiane. Nella giornata di lunedi’ oltre 5.000 sono stati salvati al largo delle coste libiche e sono in totale 8.500 quelli raccolti dalle navi dei soccorritori in 48 ore e diretti verso i porti italiani. Intanto divampa la polemica politica, con Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, che ha chiesto al ministro dell’Interno, Marco Minniti, di bloccare le navi con i migranti che stanno facendo rotta verso l’Italia per chiedere all’Ue che vengano dirottate in altri porti del Mediterraneo.
I cinquemila che sono stati soccorsi lunedi’ erano a bordo di quattro barconi, 18 gommoni e un barchino. A trarli in salvo unita’ della Guardia Costiera e delle Ong e alcuni rimorchiatori. Gli 8.500 migranti raccolti nel giro di 48 ore sono sono stati caricati su 14 navi, sei delle quali hanno gia’ raggiunto i porti della Sicilia e della Calabria.
Tra le navi dei soccorsi ci sono la irlandese ‘Le’ Eithne’ diretta ad Agusta (712 migranti a bordo), nave Phoenix dell’ong Moas diretta a Messina (423), ‘Vos Prudence’ di Medici senza frontiere (861) per Palermo e ‘U. Diciotti’ della Guardia costiera (790). Intanto si e’ appreso che domenica 70 migranti provenienti dall’Africa occidentale erano stati abbandonati dai trafficanti nel deserto a nord del fiume Niger, al confine con la Libia, e solo in 24 sono sopravvissuti. Il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Franco Roberti, ha ammesso che questa ondata di sbarchi puo’ essere pericolosa: “Purtroppo si’, costituiscono una minaccia alla sicurezza del nostro Paese”, ha spiegato. Ad accrescere le difficolta’, e’ arrivata una protesta dei migranti del Cara di Mineo che hanno bloccato la strada statale Catania-Gela contro l’applicazione di norme di sicurezza all’interno della struttura. Si tratta del centro di accoglienza piu’ grande d’Europa con 3.000 ‘ospiti’. Il leader leghista, Matteo Salvini, ha ironizzato dicendo di augurarsi che la rivolta non sia perche’ “c’e’ troppo caldo e vogliono pass gratis per entrare nelle piscine e nei lidi della zona”.
Sempre stamani un cittadino somalo di 23 anni e’ stato arrestato dalla Polizia nell’hotspot di Lampedusa con l’accusa di essere fra i torturatori che sequestravano e seviziavano i migranti in attesa di imbarcarsi dalle coste libiche.
Migranti: Roberti, purtroppo arrivi sono una minaccia
(AGI) – Roma, 27 giu. – “Purtroppo si’, costituiscono una minaccia alla sicurezza del nostro Paese”. Cosi’ il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Franco Roberti, ha risposto in merito alla notizia dell’arrivo di migliaia di migranti in queste ore in Italia, parlando a margine di un convegno a Roma sul terrorismo di matrice confessionale.
“Negli ultimi anni – ha proseguito Roberti – abbiamo visto infatti piu’ volte che dei migranti arrivati con i cosiddetti barconi intraprendono dei percorsi di radicalizzazione. Cio’ e’ accaduto in almeno due casi, con dei soggetti che hanno realizzato attentati terroristici. Pensiamo solo all’attentatore di berlino che arrivo’ a Lampedusa in barcone nel 2011. Questi arrivi, questi continui flussi ripropongono il problema del contrasto ai trafficanti di esseri umani, che qui siamo di fronte a fenomeni che vanno al di la’ del traffico di clandestini: e’ uan tratta di esseri umani che, secondo i i Trattati internazionali, dovrebbe essere efficacemente combattuta, soprattutto a livello internazionale. Purtroppo – ha continuato Roberti – siamo ancora lontano dalla capacita’ di dispiegare un’azione internazionale di contrasto a questi fenomeni”. Il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo ha quindi concluso sottolineando la necessita’ di “richiamare tutti i Paesi alle loro responsabilita’ nel contrasto di tali fenomeni”.