Ignazio Abbate cerca di giustificarsi di fronte al suo esercito di sostenitori, rimasti ammutoliti dalla notizia della condanna inflitta dalla Corte dei Conti di Palermo, per un presunto danno erariale che il primo cittadino avrebbe cagionato all’ente modicano, nominando ad esperta, a titolo oneroso, la già Presidente del Collegio dei Revisori, Anna Maria Aiello, oggi suo assessore al Bilancio.
Le predette “scuse”, per dirla in italiano, possono essere così riassunte: “ho dovuto nominare la Aiello ad esperto perché non avevo un Dirigente di Ragioneria e non ne posso nominare uno perché il Comune è in predissesto. Io avevo bisogno di qualcuno che preparasse il bilancio e il piano di riequilibrio e, comunque, quello che ho fatto, l’ho fatto nell’interesse della città ”.
A tali assunti si può agevolmente replicare come di seguito:
- a) è stato proprio l’attuale sindaco ad azzerare le figure dirigenziali al Comune, nel lontano 2013, per sostituirle con le Posizioni Organizzative. Quindi, se nessun dirigente di ragioneria è presente al Comune, ciò è avvenuto per sua volontà, per cui vale il il principio chi è causa del suo mal pianga se stesso! O detto in altri termini, adesso paghi tu, di tasca tua, per avere nominato un esperto che doveva superare le conseguenze dannose delle castronerie che tu stesso avevi combinato prima!
- b) anche ammesso che un dirigente di ragioneria non ci fosse mai stato, si osserva che le predette funzioni sono attualmente esercitate, ad interim, dal Segretario Comunale, lo stesso funzionario che, avendone le competenze, avrebbe ben potuto dare i necessari pareri e le consulenze che, invece, sono stati richiesti, a pagamento, alla Aiello.
- c) il bilancio, che peraltro contiene in materia finanziaria l’indirizzo politico dell’organo di governo elettivo, viene predisposto dagli uffici ma sotto la supervisione dell’assessore al ramo (esattamente come avviene oggi con la sola Ass. Aiello e in assenza di un esperto). In quel preciso momento, però, l’assessore al ramo era il dott. Enzo Giannone…non certo l’ultimo arrivato! Come mai, allora, la nomina dell’esperto, se c’era un assessore e per giunta un assessore molto competente?
- d) e qualora l’ass. Giannone non avesse potuto attendere, per suoi motivi, alle sue funzioni, non si giustifica la sua mancata tempestiva sostituzione e la inconcepibile contestuale nomina, con consistente aggravio per l’ente, di un esperto a titolo oneroso!
- e) gli interessi generali dell’ente e della comunità, poi, sono quelli di avere una contabilità ottimale ed una gestione politica assolutamente coerente con i limiti del predissesto. Sul punto, appare utile ricordare al sindaco che la situazione deficitaria dell’ente non può essere invocata a piacimento, quando cioè occorre giustificare l’impossibilità di bandire un concorso per la nomina di un dirigente, mentre viene totalmente dimenticata quando si tratta di sperperare il danaro pubblico con spese voluttuarie, non consentite ad un comune in predissesto, o per dispensare prebende e sollazzi e ciò anche attraverso un aumento vertiginoso delle scoperture di cassa (cfr. ultimi interventi del PD modicano in merito).
Insomma, tutte le superiori osservazioni fanno ritenere che la nomina ad esperto della Aiello non poteva e non può essere politicamente giustificata, perché non appariva allora, e non lo non appare nemmeno oggi, così indispensabile come il primo cittadino vorrebbe lasciare intendere.
Anzi, bisogna ammettere che le giustificazioni dallo stesso addotte, per quanto richiamato, annoverano a quella categoria di affermazioni che in modicano stretto si è usi definire con il termine “zu..ate”, ovvero rappresentazioni non realistiche del mondo, sia pure simpaticamente accolte da chi, come noi, con un’inevitabile sorriso imbarazzato, si ritrova ad esserne, suo malgrado, involontario testimone.
Un’ultima notazione: il primo cittadino ha precisato che pagherà di tasca sua l’avvocato per il ricorso e che, in caso di rigetto dell’appello, pagherà di tasca sua le somme di cui alla condanna.
Caro Ignazio…ci mancherebbe pure!!!