Abbate “litiga” con il sindaco di Ispica e “critica” il portavoce del Comitato. I “5 Stelle” fanno chiarezza

“Forse, preso dalle sue amnesie amministrative, il Primo Cittadino di Ispica vuole addossare al sottoscritto responsabilità gravi, perpetrate dai propri referenti politici nazionali che in questi ultimi anni hanno avallato provvedimenti lesivi degli interessi del nostro comprensorio”. Il sindaco di Modica, Ignazio Abbate reagisce veementemente alle critiche rispetto alla sua assenza al Convegno “Salviamo il Tribunale di Modica”, tenutosi domenica mattina all’Auditorium “Floridia”. Il primo cittadino di Modica aveva ricevuto la “tiratina d’orecchie” dal sindaco di Ispica, che parlava a nome anche di Franco Susino (sindaco di Scicli) e Luigi Ammatuna (sindaco di Pozzallo).  Già ieri avevamo raccontato l’accaduto (link all’articolo), sottolineando anche le proteste vibranti dei presenti, quando si è materializzato in sala l’assessore Di Giacomo (che, con appena un’ora e mezza di ritardo, rappresentava il sindaco, togliendo letteralmente la parola al primo cittadino di Ispica e, subito dopo aver parlato, mostrando ben poca attenzione nei confronti dei presenti e dei lavori, andava via). (IL VIDEO DELL’ACCADUTO)

“Sono stato criticato dal Sindaco di Ispica Piero Rustico e da diverse testate giornalistiche – dichiara Ignazio Abbate – di essere un ottimo assente e di non rispettare il valore del presidio di giustizia di Modica. Mi riferisco alla mia assenza, motivata esclusivamente da impegni personali, nel convegno organizzato ieri dal movimento spontaneo all’Auditorium Floridia. Ho delegato l’assessore alla Cultura Orazio Di Giacomo e il Presidente del Consiglio Roberto Garaffa”. Niente da eccepire, se non fosse per il fatto che nessuno ha indossato la fascia per rappresentare la città e fare gli onori di casa. Non solo, ma vorremmo ricordare al primo cittadino, come il presidente del consiglio, non possa rappresentarlo. E’ proprio un fatto istituzionale, è possibile chiedere a chi deve controllare l’operato del sindaco (il consiglio comunale ha questo ruolo) di rappresentare e sostituire il controllato?

Ed eccoci alle accuse a Piero Rustico: “Non riesco a comprendere le accuse mosse dal Primo Cittadino di Ispica in quanto il sottoscritto non si è mai sottratto a presiedere le iniziative volte a difendere il Tribunale di Modica. Forse, preso dalle sue amnesie amministrative – commenta sferzante Abbate -, il Primo Cittadino di Ispica vuole addossare al sottoscritto responsabilità gravi, perpetrate dai propri referenti politici nazionali che in questi ultimi anni hanno avallato provvedimenti lesivi degli interessi del nostro comprensorio”.

Ma la scure del primo cittadino di Modica, colpisce anche il presidente del Comitato “Pro Tribunale”. 

“Sul mio impegno nei confronti del Tribunale – commenta Abbate -, mi sorprende la mancanza di testimonianze dell’Avv. Galazzo, Presidente del Comitato Pro Tribunale, con il quale ho condiviso le battaglie a difesa della struttura giudiziaria: l’incontro a Roma con il Ministro Cancellieri, le manifestazioni organizzate nel Piazzale Beniamino Scucces.  Ritengo di difendere la mia città in tutte le occasioni, attento alle problematiche giornaliere che coinvolgono il territorio e non posso quindi che essere a fianco di coloro che all’interno del comitato hanno a cuore le sorti del Palazzo di Giustizia di Modica”.

 

LA POSIZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE DI MODICA

“La soppressione del Tribunale di Modica, dimostra ancora una volta la distanza abissale tra la vecchia classe politica e i cittadini. Un decreto attuativo che impone da Roma la chiusura di Modica e nei fatti il conseguente sovraffollamento di Ragusa, può essere contrastato solo con un progetto comune tra i presidenti dei due tribunali e degli ordini degli avvocati sperando nel buon senso della Commissione e della Cancellieri” così Maria Lucia Lorefice, parlamentare nazionale dei “5 Stelle”. Dure in particolare le critiche della parlamentare penta stellata al Ministro di Giustizia.

Un problema che investe anche il comprensorio di Ispica, Scicli e Pozzallo e la stessa città di Ragusa, la cui struttura è oggettivamente inadeguata ad un ulteriore carico di lavoro che la soppressione del Foro modicano porta in dote. Evidentemente si tratta di un problema squisitamente politico, che poco o nulla ha a che fare con i costi delle strutture o gli aspetti tecnici e che insegue l’ideologia dell’accentramento come panacea di costi minori. Un’ostinazione miseramente fallimentare negli obiettivi di risparmio, anche per le dinamiche clientelari di “alto” livello che hanno permesso di salvare altri tribunali corrispondenti ai collegi elettorali di qualcuno in maggioranza. Infatti oltre ai sindaci di Scicli, Pozzallo e Ispica, l’unica parlamentare nazionale presente era proprio la Lorefice. L’on senatrice Venerina Padua ha fatto sapere di avere altri impegni mentre l’on. Nino Minardo non ha ritenuto importante far conoscere i motivi della sua assenza. Altra sedia vuota  quella di Abbate, che è inspiegabilmente scomparso, senza alcun preavviso. A sollevare la polemica il primo cittadino ispicese Rustico che, dal palco della partecipata assemblea, ha dimostrato apertamente disappunto anche a nome di Susino e Ammatuna, entrambi presenti. Ad aggravare se possibile la situazione, l’assessore modicano Di Giacomo, che a passo spedito è salito sul palco, interrompendo bruscamente il sindaco di Ispica e creando molto trambusto in aula. Una doppia brutta figura per l’Amministrazione Comunale, che non solo ha dimostrato disinteresse verso il tema in questione, ma ha anche interrotto il sindaco di un altro Comune durante il suo intervento. Nonostante la sua precedente esperienza in Provincia, il sindaco Abbate dimostra ancora una volta una colpevole impreparazione rispetto ai suoi doveri istituzionali, a cui preferisce il contatto con i propri elettori e soprattutto con le sagre, a cui è onnipresente. Queste assenze sono gravi e ingiustificabili perchè indeboliscono il fronte pro Tribunale in un momento delicatissimo della vertenza per il salvataggio della struttura e si aggiungono al pessimo lavoro dei parlamentari locali della maggioranza, che non solo non hanno saputo convincere i propri colleghi di partito sulle ragioni del foro modicano, ma hanno più volte buttato acqua sul fuoco impedendo di fatto un’adeguata organizzazione a difesa della Giustizia. Come possiamo pretendere di guidare le città limitrofe in una protesta costruttiva ed efficace, se i nostri rappresentanti modicani hanno altro da fare nel momento del bisogno? Il Comitato, a cui va la nostra solidarietà per l’apertura di un fascicolo da parte della Procura di Ragusa, che siamo certi verrà archiviato nel più breve tempo possibile, è stretto tra l’urgenza di una risposta immediata al trasferimento e la difesa di una conquista importante per la Città. Troppo credito è stato dato a chi negli ultimi mesi assicurava il salvataggio e che in assenza di risposte ha innescato una dannosa, quanto inutile contrapposizione con chi non può non rispettare la legge e dare seguito alle decisioni del Ministero.  I rappresentanti penta stellati in Parlamento hanno sempre difeso in tutte le sedi le ragioni del Tribunale, ma non basta, viste le carenza dei rappresentanti locali della maggioranza  è indispensabile e improcrastinabile una mobilitazione territoriale forte e decisa che faccia sentire le ragioni di una città che sta perdendo molte, troppe strutture istituzionali in brevissimo tempo e nel silenzio generale.

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Nato a Ragusa il Primo febbraio del 1983 ma orgogliosamente Modicano! Studia al Liceo Classico "Tommaso Campailla" di Modica prima, per poi laurearsi in Giurisprudenza. Tre grandi passioni: Affetti, Scrittura e Giornalismo. "Il 29 marzo del 2009, con una emozione che mai dimenticherò, pubblico il mio primo romanzo: “Ti amo 1 in più dell’infinito…”. A fine 2012, il 22 dicembre, ho pubblicato il mio secondo libro: "Passaggio a Sud Est". Mentre il 27 gennaio ho l’immenso piacere di presentare all’Auditorium “Pietro Floridia” di Modica, il mio terzo lavoro: “Blu Maya”. Oggi collaboro con: l'Agenzia Giornalistica "AGI" ed altre testate giornalistiche".

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