Padre e figlio aggrediti durante una rapina perpetrata ad ispica lo scorso 14 agosto. Volti tumefatti e frattura di un dente. Ieri i responsabili sono stati arrestati dalla polizia di Modica. Sono 4 rumeni, identificati anche grazie alla collaborazione delle vittime. Vasile Buzila di anni 25, BUZILA Mihai, di anni 28, TODIRASCU Petrica, di anni 23 e CIORNEI Vasile di anni 25. Questi i fatti raccontati anche dalle immagini della polizia. Il 14 agosto in Contrada Graffetta Graffolongo, ad Ispica, un ispicese di 40 anni ed il figlio di 14 anni alle 14.00 circa, hanno notato i 4 ladri introdursi all’interno del loro terreno agricolo mentre rubavano carrube. Le due vittime, nel tentativo di mettere in fuga i ladri, sono invece state violentemente aggredite a calci e pugni, anche con l’uso di pietre, e minacciate dai malviventi per nulla intenzionati ad allontanarsi dal posto senza il bottino che avevano già celato all’interno di alcuni sacchi caricati sulle proprie autovetture. I malviventi, per impedire al 14enne di annotare i numeri di targa dei veicoli con i quali stavano portando via la refurtiva, lo hanno bloccato e mentre uno lo teneva fermo per il braccio, altro gli sferrava un pugno alla nuca. Durante l’aggressione c’era un testimone. Un vicino di casa della vittima, aggredito verbalmente e minacciato da rumeni che lo hanno incitato ad allontanarsi ma per fortuna, è riuscito in tempo,a mettere in salvo le due vittime aggredite facendole salire a bordo dell’autocarro. I malviventi poi sono fuggiti con le carrube rubate poco prima. Alle prime luci dell’alba, dopo accurate indagini, la polizia fa irruzione in una casa rurale dove abitavano i 4 rumeni. Durante la perquisizione sono state rinvenute le fatture della vendita della refurtiva in un deposito, nonché sacchi bianchi e denaro contante, quale prova che i soggetti sono effettivamente dediti alla vendita di carrube di illecita provenienza. Rinvenuti e sequestrati anche un mannaia ed una mazza da Baseball. I quattro rumeni sono stati consegnati alla giustizia. Indagini sono in corso per accettare altri eventuali furti nelle aziende agricole da parte dei rumeni.