L’edizione 2015 di Altarte è stata accompagnata da polemiche e salutata da contrastanti valutazioni. La prima questione è quella dei manifesti, rispetto alla cui affissione sono stati lanciati strali dalle pagine facebook per presunte irregolarità amministratine. Gli organizzatori mi riferiscono, invece, che l’affissione è avvenuta nel rispetto delle regole e si dicono pronti a dimostrarlo con tanto di documentazione.
Sempre su facebook sono state avanzate critiche ed è stato sottolineato il “tono minore” della manifestazione, almeno rispetto agli altri anni. Ovviamente questo fatto ha alimentato le discussioni ed alzato il livello della tensione, anche perché il social network è per antonomasia il posto più litigioso della terra.
Per quel che posso testimoniare io, in quanto residente di Modica Alta, non posso negare che quest’anno si è registrato un minor numero di artisti di strada e, quindi, un calo oggettivo dell’atmosfera festaiola e colorata che aveva contraddistinto le scorse edizioni.
A questo fatto bisogna aggiungere che la partita della juventus ha assorbito l’attenzione per tutta la serata di sabato: infelice coincidenza che ha contribuito in misura notevole sul risultato finale.
Anche la pioggia di domenica pomeriggio non ha incoraggiato l’atmosfera anche se, occorre ammetterlo, non ha nemmeno impedito ai tantissimi cittadini modicani di partecipare in numero consistente.
Ho letto, poi, sempre su facebook, di un altro motivo di demotivazione, rappresentato dal fatto che tra gli organizzatori della manifestazione, anzi tra i suoi primi ideatori, qualcuno ha dovuto defilarsi per motivi familiari. Credo di sapere a chi ci si riferisse e per questo permettetemi di manifestare la vicinanza mia personale ma anche di tutti i vicini e residenti di S. Teresa ad una famiglia del quartiere che sta vivendo un momento di difficoltà e preoccupazione.
Questa defezione organizzativa ha sicuramente inciso sul morale complessivo ed ha condotto ad attribuire, in modo improvviso e non programmato, la gestione logistica ai ragazzi del Borgo degli Artisti i quali, in appena due mesi, sono riusciti in una impresa che all’inizio poteva sembrare assai difficile da superare.
Credo che a loro e al gruppo del condominio fotografico vada un meritato ringraziamento.
Ciò detto, proprio la circostanza secondo cui le difficoltà individuali possano incidere sull’organizzazione generale rappresenta un motivo di riflessione e mi spinge a proporre, da questa colonna, la costituzione di un Comitato permanente per Altarte, composto da tutte le realtà economiche, culturali, soggettive presenti nel quartiere e costitutive del Centro Commerciale Naturale. Un gruppo specificamente incaricato di organizzare fin da subito la prossima edizione, ma anche capace anche di assorbire, senza problemi, le eventuali incidenze personali dei suoi singoli componenti.
Ma veniamo, adesso, agli aspetti positivi.
Quest’anno si è registrata la performance dello Studio 35, bellissima commistione di teatro e rappresentazione grafica, apprezzatissima da tutti i presenti e non solo da fini intellettuali e ciò a dimostrazione che per ammirare le cose belle non è necessario essere uomini di eccelsa cultura. Mia figlia per prima, per esempio, a soli sette anni, è rimasta rapita dalla riproduzione viva delle opere del Caravaggio e sono sicuro che si porterà per sempre quelle straordinarie immagini di luce, carne e anima. Tanto già basterebbe per archiviare positivamente la manifestazione.
Ma importante ed esemplare è stata l’organizzazione dei commercianti del quartiere, i quali hanno dato dimostrazione di essere la spina dorsale di Modica Alta e di volere (e di essere in grado di) restituire a questa parte della città un ruolo di primo piano nella gestione degli eventi di grande rilievo.
Gli artisti di strada presenti erano tutti molto bravi e ci hanno regalato un bel momento di svago.
In conclusione, come io stesso ho detto, se da un lato bisogna ammettere che Altarte ha vissuto anni migliori, ciò deve spronare a fare di più e meglio, perché questa manifestazione non è di nessuno in particolare ma appartiene alla città e a tutti i modicani, quelli che abitano a Modica Alta e quelli che qui vengono solo per visitare un parente o per mera curiosità.
Una manifestazione come questa, nata spontaneamente dalla lodevolissima iniziativa del Centro Commerciale Naturale Francavilla, fondata sulle risorse umane del quartiere e cresciuta grazie alla ostinazione dei suoi abitati e dei suoi commercianti, non può e non deve essere un motivo di contrasti personali o di altra natura.
Ovviamente, è inutile nasconderci dietro un dito, il patrocinio del Comune, sotto l’egida di un’amministrazione capace di dividere più di quanto non sia in grado di unire, incide nella valutazione complessiva di molti commentatori. Per tale motivo, credo che il governo cittadino debba fare una rendicontazione pubblica delle risorse utilizzate in favore della manifestazione, di modo da garantire la completa trasparenza amministrativa.
Sarebbe una buona prassi, quella di riferire in modo chiaro e definitivo quanto e come viene speso dal Comune e non solo per le iniziative culturali o le manifestazioni ludiche.
Ma questo è un aspetto che non riguarda Altarte se non in misura tangente, di cui non è giusto farle carico e risptto al quale gli organizzatori saranno ben felici di dare un contributo chiarificatore. D’altra parte, come dice il proverbio: non possiamo mica buttare il bambino insieme all’acqua sporca! No?