“Anche il giudice Di Matteo lo ammazzano. Gli hanno già dato la sentenza”.
A parlare è Gregorio Bellocco, boss della ’ndrangheta, già a capo della cosca di Rosarno.
Parole che pronunciate la mattina del primo giugno a Milano, nel carcere di Opera, commentando con alcuni detenuti al 41-bis la notizia della scarcerazione di Giovanni Brusca.
E c’è ancora chi fa finta di non capire.
Abbiamo un’unica possibilità, accendere i riflettori sul dottor Nino Di Matteo.
Basta lacrime di coccodrillo, successive ed ipocrite.