I loro corpi, straziati, vennero ritrovati crivellati da colpi di fucile alle 21e30 del 22 gennaio esattamente di 28 anni fa.
Non ebbero giustizia inizialmente, Antonio Spartà ed i suoi figli, Vincenzo (27 anni) e Salvatore (appena 20). Non la ebbero ed in Paese si diceva “sono solo tre pastori”, mascariando l’intera famiglia.
Loro, invece, sono un esempio di schiena dritta. Vennero uccisi dalla mafia non solo per non aver ceduto al pizzo per la restituzione di un fuoristrada rubato dalla famiglia mafiosa dei Sangani di Randazzo (Catania), ma soprattutto per averli denunciati ai carabinieri. Un’onta da lavare con la morte per i sanguinari fratelli della famiglia mafiosa.
No, non erano “solo tre pastori”, ma cittadini da ricordare per il loro coraggio. Ed è ciò che fa da allora la figlia Rita che qualche anno fa urlò: “Spero che mio nipote viva un futuro dove non esista più la mafia”.