Armi, delitti e cocaina tagliata male: Jerry e Elvis Ventura sono “bastardi pericolosi”. Le parole dei pentiti…

E’ pericolosa questa persona, questo ragazzo, è un bastardo, bastardo proprio questo”. E poi ancora “teste calde” e ragazzi che “per spaventare qualcuno sparavanosenza pensarci. Facevano capo ad un unico gruppo, il “cui reggente è Gionbattista Ventura“.

A parlare di Jerry Ventura e di suo fratello Angelo (Elvis) è il pentito di mafia che sta rivoltando come un calzino Vittoria: Rosario Avila.

Rosario Avila si è pentito nei primi giorni di ottobre del 2015 e da allora ha iniziato a dare un contributo fondamentale. 

La sua collaborazione ed il suo pentimento sono frutto di un cambiamento sociale, grazie ad un mutamento interiore che oramai è irreversibile a Vittoria ed è spinto dall’azione quotidiana delle Forze dell’Ordine, della Magistratura, da associazioni come l’Antiracket ma soprattutto da ognuno di noi, da ogni vittoriese per bene.

Tante volte ci eravamo appellati al pentimento ed alla collaborazione dei vittoriesi, Avila è la dimostrazione che cambiare si può ed insieme si può dare un contributo alla sconfitta di questa merda! E siamo certi sia solo il primo di una lunga serie…

Si, l’attività quotidiana di ognuno di noi è realmente fondamentale per la ribellione e per la definitiva sconfitta del fenomeno mafioso.

Tutto ciò viene dimostrato dall’arresto da parte della Polizia dei due fratelli mafiosi, Angelo (detto Elvis) e Jerry Ventura, figli di Filippo (storico capomafia della Stidda vittoriese, ma anche un piccolo uomo, che sta marcendo in galera) e nipoti del reggente, da pochi mesi al gabbio, Gionbattista (detto Titta u marmararu) Ventura.

Rosario Avila era stato condannato già per associazione mafiose ed era interno all’organizzazione mafiosa dei Ventura e, anche grazie al suo rapporto sentimentale con Maria Concetta Ventura, figlia di Gionbattista (NE AVEVAMO PARLATO MESI FA IN QUESTO ARTICOLO), conosceva molto bene la famiglia Ventura ed il contrapposto gruppo di Cosa Nostra.

Si, proprio grazie al genero di Gionbattista, Vittoria spera in una nuova rinascita.

E’ Avila a confermare le dichiarazioni di altri cinque pentiti (Doilo Giuseppe, Pavone Giuseppe, Cirnigliaro Marco, Ferma Giovanni, Cirmi Giovanni).

Perché quell’arsenale trovato a casa del genero di Filippo Ventura, Marco Di Martino, era utilizzato da Jerry e da Angelo Elvis. Ed era stato utilizzato più di una volta, così come era pronto per ammazzare chiunque.

E chi preparava le armi? Ce lo dice sempre Avila, le modificava Cilia… “E’ bravissimo. Ne fa anche di altro tipo, sono più grosse. Le fa calibro 22, oppure calibro 6,35 che è più pericolosa ancora“.

Ma loro, i Ventura, non avevano solo un arsenale, non imponevano solo le estorsioni, gestivano anche parte della cocaina di Vittoria.

Anche in questo campo erano loro gli infami. I veri infami erano proprio i Ventura.

Sapete cosa facevano con la cocaina? La rivendevano tagliandola con sostanze “bruttissime” (come racconta Avila) e ciò mettendo a serissimo ed ulteriore rischio la vita di ignari consumatori.

Ma Angelo Elvis e Jerry non sono gli unici, ancora diversi affiliati al clan sono a piede libero. Noi continueremo a denunciarli, con nomi e cognomi.

A breve realizzeremo un altro articolo con la mappa aggiornata del clan Ventura, aggiungendo altri nomi e specificando meglio i nuovi ruoli ed i neo reggenti, rispetto alla mappa già pubblicata mesi fa (LEGGI, I NOMI DEL CLAN VENTURA). Partendo proprio dagli unici due Ventura rimasti a piede libero, Angelo u Checco (figlio di Titta) e Gino (fratello di Filippo e Titta), per arrivare a tutto il gruppo di Francesco (detto Ciccio) Giliberto.

Oggi i Ventura e tutti quelli come loro, hanno i “piedi freddi” nei confronti della giustizia e, soprattutto, non fanno più paura a nessuno.

Questi mezzi uomini hanno perso la loro forza di intimidazione sociale.

Oggi chi li incontra può guardarli, riconoscerli e sputargli addosso la propria voglia di libertà!

NOTA DELL’AVVOCATO DI MARCO CIRNIGLIARO

Il legale di fiducia del Collaboratore di Giustizia Marco Cirnigliaro, Avv. Teresa Gigliotti, ci ha fatto pervenire la seguente nota di rettifica:

“Erroneamente è stato indicato anche il nome di Marco Cirnigliaro che non ha mai fatto le dichiarazioni delle quali si parla nell’articolo nè ha mai conosciuto i fratelli Ventura”.

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