Pensavo di avere visto tutto, quando il Comune di Modica ha acquistato un’automobile usata attingendo al capitolo di bilancio dei servizi sociali, ma mi sbagliavo.
Qualche giorno fa ho acceso la TV e, del tutto casualmente, mi sono ritrovato a vedere un telegiornale locale. Dopo un primo servizio sul mancato rispetto, da parte dell’amministrazione, dell’accordo siglato con la ditta Puccia, alla presenza del Prefetto di Ragusa, dal quale inadempimento è scaturita una nuova (e direi anche legittima) protesta degli operatori ecologici, la redazione ha trasmesso un altro lungo servizio sul trasporto dei disabili.
Nemmeno un mese fa avevamo appreso che una ragazzina si era fatta molto male scendendo dal pulmino della ditta che si occupa di questo servizio e ciò a causa dell’obsolescenza e del cattivo stato di manutenzione dell’automezzo.
Già questo fatto aveva stupito e sconcertato molti cittadini, ma oggi si scopre che il servizio di trasporto ai disabili è stato totalmente interrotto, non si sa bene per volontà di chi. L’unica cosa certa sono le legittime lamentele dei diretti interessati, i quali hanno manifestato, ai microfoni di detta emittente locale, tutto il loro disappunto per gli enormi disagi che tale situazione sta loro causando.
Ho ascoltato il racconto di una signora malata di sclerosi multipla e ho visto le sue lacrime, ho sentito le sue parole strozzate in gola per la commozione, ho percepito la sua difficoltà ad andare avanti nell’intervista. Ho ascoltato l’intervento di una mamma in grande difficoltà perchè suo figlio, autistico, non viene più accompagnato al CSR e mi sono immedesimato, pensando a quanto possa essere insopportabile, per un genitore, vedere negati i diritti al proprio figlio.
E tutto questo accade mentre nessuno, dico nessuno, sembra essere in grado di dare una spiegazione logica di quanto sta accadendo.
Pare che l’assessore ai servizi sociali, Rita Floridia, abbia attenzionato questa vicenda ma, da quanto riferito in quel servizio giornalistico, sembra anche che abbia dichiarato di avere letto le carte in suo possesso e di non avere notato nulla di anomalo.
Insomma, secondo la Floridia, la documentazione ufficiale del Comune non conferma quanto lamentato dai cittadini e, quindi, il disservizio non esiste.
Ecco! Di tutta la vicenda, già di per sè sconcertante, mi ha colpito la replica dell’amministratore. Una risposta dalla quale emerge uno scollamento, dalla realtà e dai reali bisogni del cittadino, assolutamente inquietante e padadossale.
E’ un po’ come se dicessimo che siccome, sulla carta, il sole gira intorno alla terra, allora non è vero il contrario.
E però, caro assessore, i cittadini smentiscono le carte! Le lacrime di quella signora malata di sclerosi multipla erano vere! La ferita di quella bambina disabile è un fatto incontestabile!
Non si può negare l’evidenza dicendo che, sulla base della documentazione ufficiale, tutto è a posto, perchè siccome tale assunto è smentito dalla realtà, queste fantomatiche “carte” mentono e, quindi, vanno corrette, perchè una città che nega i diritti ai suoi figli più sfortunati non merita di essere definita civile.
Credo che Rita Floridia, persona squisitissima e donna dotata di grande umanità, non cadrà nelle subdole e pericolosissime elucubrazioni di qualche “cattivo consigliere”, perchè rispondendo come ha fatto in questo caso, potrebbe finire per essere ricordata come la Maria Antonietta modicana.
Fortunatamente, oggi, non ci sono rischi di rivoluzione e non è nemmeno immaginabile che la Giustizia si muova attraverso la deposizione fisica di chi gestisce il potere. Tuttavia, anche il solo stesso fatto di essere associati ad una figura, entrata alla storia per il cinismo di una sua affermazione, è già di per sè una cosa spiacevole, che nessuno di noi augura alla nostra illustre concittadina.
Avanti, dunque, bando alle ciance, prendiamo questo benedetto pulmino e diamo risposte concrete e immediate ai nostri carissimi concittadini!