Denunce su denunce: da più di un anno denunciamo gli affari mafiosi dei Crapula ad Avola e ne denunciamo anche gli affari abusivi, come nel caso della loro attività nel piazzale del cimitero cittadino. Grazie alla Polizia una prima risposta è arrivata!
Desiré Crapula, figlia del capomafia di Avola, Michele, è stata trovata con le “mani nella marmellata”: l’attività che ha rilevato dalla signora Cancemi (LEGGI ARTICOLO), oltre alle “problematiche” note e descritte nell’articolo, è senza autorizzazione, quindi abusiva.
Per questa ragione gli Agenti del Commissariato di Avola, diretti dal dottor Fabio Aurilio, fatte le dovute verifiche hanno sanzionato Desirè Crapula per il chiosco di fiori abusivo, antistante al cimitero cittadino con una pena pecuniaria pari a oltre 3mila euro. Ma, soprattutto, per Legge l’attività va chiusa.
IL SINDACO RISPETTERA’ LA LEGGE? L’ATTIVITA’ VA CHIUSA
Secondo l’articolo 22, comma 6, della legge regionale n. 28 del 1999, ovvero più banalmente quella che disciplina il commercio in Sicilia:
“In caso di svolgimento abusivo dell’attività il Sindaco ordina la chiusura immediata dell’esercizio di vendita”
Siamo certi che la Polizia di Avola abbia trasmesso gli atti al Sindaco, Luca Cannata. Speriamo che, questa volta, il Primo cittadino possa intervenire per chiudere – secondo legge – l’attività dei Crapula.
La Legge è uguale per tutti e la Giustizia può essere lenta ma, prima o poi, arriva. Si, perché sia chiaro anche ad Avola: anche i boss, o i loro familiari, devono rispettare la Legge. Nessuno può ritenersi sopra la legge!
E per chi non ci credeva? Lo vedete? Denunciare conviene…