“Avrò una nuova imbracatura steccata”. Orazio Tona, malato di Sla, vince battaglia contro stupida burocrazia statale

“Mi è appena arrivata la risposta dell’ufficio del Ministro della Salute… Grazie al Movimento difesa del cittadino nazionale e al Movimento difesa del cittadino di Modica, L’ASP di Ragusa dovrà darmi l’imbracatura steccata!”. Con questo annuncio sulla sua pagina facebook, Orazio Tona, affetto da Sla e grande guerriero, ha vinto la sua battaglia contro la stupida burocrazia statale.

Il Ministero della Salute ha risposto alla lettera di un malato di SLA che il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) aveva inviato al Ministro Beatrice Lorenzin. Nella lettera Orazio Tona, malato di SLA e assistito di MDC, ha sottolineato le difficoltà per lui, dopo una lunga trafila burocratica fatta di richieste e visite mediche, di ottenere la sostituzione della vecchia imbracatura steccata che gli consentiva di spostarsi attraverso un sollevatore dal letto alla carrozzina. Il presidio che giunge a casa infatti non solo è diverso da quello ordinato ma è addirittura inutilizzabile, in quanto adatto solo alle dimensioni di un bambino, non certo a una persona adulta, atrofizzata, che non può stare dritta in posizione, alta un metro e ottantacinque cm e del peso di quasi 100 kg.

Nonostante i reclami avanzati, l’Asp di Ragusa, appellandosi alla norma del nomenclatore tariffario, aggiornato vent’anni fa e che secondo la loro interpretazione prevede solol’imbracatura ad amaca e non quella steccata, rifiuta la richiesta, nonostante l’evidenza del rischio di caduta. L’unica possibilità per il malato? Avvalersi di un incentivo di 45euro, pagando i restanti 150. Un esborso di denaro non indifferente per godere di un diritto e che non tutti si possono permettere.

Nella risposta alla lettera la Direzione generale conviene sulla necessità di procedere all’aggiornamento della disciplina dell’assistenza protesica e a una efficace manutenzione degli elenchi del nomenclatore delle protesi.

Ma sottolinea anche come spesso l’applicazione effettiva della norma sia ostacolata da disagi, omissioni e ritardi nella gestione locale e/o regionale. Scrive infatti: se lo specialista, accertate le condizioni cliniche dell’assistito, redige la prescrizione segnalando la necessità dell’aggiuntivo che disponga della contenzione del capo, l’Asp competente ne deve autorizzare la fornitura.

Precisa inoltre che il nomenclatore tariffario include modelli e forme di imbracatura fatte di tessuto semirigido, quindi anche con stecche di rinforzo, e che nella fase di collaudo, la rilevazione di evidenti inconvenienti comporti la contestazione della fornitura e quindi una sostituzione dell’ausilio da parte delle Asp.

Il Movimento Difesa del Cittadino, alla luce di queste esaustive risposte, sottolinea l’importanza di agire sul Sistema Sanitario Nazionale e sulle sue articolazioni regionali e localiattraverso maggiori controlli sul rispetto e la piena applicabilità delle leggi. “Ci auguriamo che resti viva l’attenzione delle Istituzioni – dichiarano – su un problema così grande che riguarda la nostra sanità e siano incentivate le azioni a tutela dei nostri malati”.

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Nato a Ragusa il Primo febbraio del 1983 ma orgogliosamente Modicano! Studia al Liceo Classico "Tommaso Campailla" di Modica prima, per poi laurearsi in Giurisprudenza. Tre grandi passioni: Affetti, Scrittura e Giornalismo. "Il 29 marzo del 2009, con una emozione che mai dimenticherò, pubblico il mio primo romanzo: “Ti amo 1 in più dell’infinito…”. A fine 2012, il 22 dicembre, ho pubblicato il mio secondo libro: "Passaggio a Sud Est". Mentre il 27 gennaio ho l’immenso piacere di presentare all’Auditorium “Pietro Floridia” di Modica, il mio terzo lavoro: “Blu Maya”. Oggi collaboro con: l'Agenzia Giornalistica "AGI" ed altre testate giornalistiche".

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