Le truppe cammellate
“Bisognerebbe scrivere un libro per raccontare quanto accaduto all’epoca”: Vincenzo Lacroce continua a parlare della vicenda Banca Etruria. “Era il 3 aprile 2011 – il mio 3° intervento afferma Lacroce – 7.700 voti andarono ai vecchi Amministratori e solo 1.964 alla nostra Lista”. “Avevamo capito per tempo quanto stava accadendo – prosegue Lacroce – con la storia delle deleghe fatte firmare agli sportelli agli ignari soci, delle pressioni effettuate per far ritirare le deleghe già concesse ad alcuni di noi. C’è stato un controllo assoluto agli sportelli con un regista molto noto”.
Le parti salienti dell’intervento di Vincenzo Lacroce estratte dal verbale dell’Assemblea di Banca Etruria del 3 aprile 2011: “Interviene come candidato della Lista n. 2 per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione… anche quest’anno le attività ordinarie sia del gruppo che della Capogruppo hanno subito perdite per 7,7 milioni di euro e 5,8 milioni di euro rispettivamente. La nostra Banca, purtroppo, non solo non è capace di produrre reddito adeguato, per remunerare le azioni e rafforzare il patrimonio, ma perde pure. Ci vorrebbe qualche ora per spiegare la quantità di operazioni infra gruppo realizzate e i gravi rischi insiti in molti settori di attività… Il conto economico evidenzia costi del personale aumentati quest’anno di 5,7 milioni di euro nel consolidato e 3,5 milioni di euro nella Capogruppo, tra i quali sono compresi prevalentemente i costi di molti dirigenti presi dall’esterno,mortificando le notevoli professionalità del personale e della dirigenza interna… Le rettifiche su crediti pari a 97,7 milioni di euro sono troppo elevate e da imputare principalmente ad una politica di gestione del credito da sempre poco attenta ed in particolare alla fase del controllo andamentale e riferite quindi anche a pratiche rinnovate dal 2008 al 2010; pensate che già dal 2002 la Banca d’Italia ha imposto alla nostra Banca un ulteriore requisito patrimoniale del 2% rispetto a quello ordinario, a causa dell’elevata rischiosità dei crediti. Requisito ad oggi non rimosso. Purtroppo le partite deteriorate sono aumentate in modo esponenziale nel 2010 salendo a circa 855,2 milioni di euro (1.700 miliardi delle vecchie lire), pari cioè al 10,8% circa degli impieghi! Quanti milioni di euro di perdite sarà necessario spesare ancora al conto economico?… Sappiate che le delibere relative alle scelte strategiche, quali le acquisizioni e le concessioni di credito rilevanti, si badi bene anche ad Amministratori, sono sempre state prese dal Consiglio di Amministrazione del quale ne fanno parte fin dal 2005 l’attuale Presidente, Vicario dal 2007, nonché molti dei Consiglieri oggi in rielezione…”
L’esito del voto di quel giorno è stato descritto all’inizio dell’articolo.
L’amara considerazione di Vincenzo Lacroce non lascia dubbi: “Quanta gente da allora mi ha confessato che gli sono state consegnate per votare 5 deleghe di persone sconosciute, le ultime martedì 12 gennaio 2016 sul pullman di ritorno da Roma (ndr: manifestazione dei risparmiatori organizzata a Roma davanti la sede della Consob). Due coniugi – prosegue Lacroce – mi hanno confermato di aver avuto dalla BPEL 5 deleghe per ciascuno”.
“Io vado orgoglioso di averci messo la faccia – conclude Lacroce – mentre qualcuno dovrebbe solo provare vergogna”.
di Renato Scalia