Una “bomba ambientale” è quella paventata da più parti nella città di Vittoria, luogo (come tante altre città degli iblei) della fortunatissima fiction “Il Commissario Montalbano”.
Ma entrando nello specifico: cosa accade al depuratore di Vittoria?
È questa la domanda allarmata ed allarmante che si pongono i cittadini della città del ragusano, dopo aver letto – giorno dopo giorno – infinite dichiarazioni su presunte irregolarità.
Le presunte irregolarità di cui si parla, non sarebbero soltanto di carattere ed interesse giuridico, ma potrebbero denotare un danno “immenso” alla salute dei cittadini.
Ed è questo dato quello che più ci allarma.
È stato per primo l’ex sindaco (ed assessore regionale) Ciccio Aiello a “gettare ombre” sulla gestione del depuratore (LEGGI PER INTERO IL DOCUMENTO). Per entrare nel problema, riportiamo le dichiarazioni rese dallo stesso Aiello in occasione di una conferenza stampa e redatte in una interrogazione consiliare.
“L’impianto di Depurazione delle acque reflue del Comune di Vittoria presenta rilevanti criticità. Premettendo come primo punto l’Insufficienza assoluta delle attività di smaltimento dei fanghi. Un impianto dimensionato per 55.000 abitanti Equivalenti – spiega Aiello – deve produrre sommariamente 100 grammi di fango (primario e secondario) per abitante al giorno. Si dovrebbe determinare una produzione di fanghi giornaliera stimata in circa 14 tonnellate da trasferire in discarica, per lo smaltimento, almeno un cassone (di volume utile) al giorno di fanghi il cui trasporto deve, per legge, essere registrato negli appositi registri di carico e scarico. Si sospetta che questo non sia avvenuto negli anni scorsi a causa della scorretta conduzione del processo depurativo inducendo a pratiche occultate di smaltimento illecito dei fanghi, attraverso il sotterramento degli stessi all’interno dell’area dell’impianto: operazione aggravata dal goffo tentativo di camuffarla tramite la piantumazione di pini d’Aleppo”.
Alle parole del consigliere Aiello fanno seguito svariate dichiarazioni, da quelle dell’avvocato (e consigliere comunale) Giovanni Lombardo: “se questi fatti venissero realmente accertati, non vi è dubbio alcuno che il territorio della nostra Città sarebbe stato vittima di un disastro ecologico senza precedenti, attesa la irreversibilità del probabile inquinamento ambientale e delle falde acquifere”; a quelle del Meetup di Vittoria del Movimento 5 Stelle, con tanto di dati.
“Il MeetUp di Vittoria ha esaminato i rapporti sulle analisi effettuate dall’ARPA che riguardano la valutazione di sostanze tossiche contenute nelle acque in entrata e in uscita dal depuratore di Vittoria. Dagli ultimi Rapporti di Prova risultano costantemente superati, e quindi non in regola, i valori relativi ai Solidi Sospesi, al BOD5 e al COD, oltre all’Azoto Ammoniacale, all’Azoto nitroso e ai Tensioattivi IN USCITA dal depuratore, contravvenendo così al D.LGS.152/06 Parte Terza, Allegato 5”.
Il problema si presenta in tutta la propria drammaticità e bisogna immediatamente porre rimedio, per comprendere cosa stia accadendo.
1. C’è davvero un traffico illecito di fanghi?
2. Le opere all’interno del depuratore, sono autorizzate dall’organo competente ARTA e dall’ARPA?
3. Cosa si risponde alla accusa formulata da Aiello: “Operazione, illecita, è la realizzazione di un ulteriore bypass parziale che, intercettando a valle delle vasche di sedimentazione primaria, una parte dei reflui carichi di fanghi e di sostanze inquinanti, recapita nel fiume gli stessi, attraverso un canale secante addirittura il corridoio costituito in conci di bologninato dal quale si accede ai vari comparti dell’impianto”. Corrisponde al vero?
4. Ed in ultimo, ancor più drammatico, se l’acqua dei reflui scolmata all’interno del Depuratore e indotta all’interno di una “saia” sia stata utilizzata per gli usi irrigui dei terreni agricoli attraversati?
Tutto ciò potrebbe costituire, nell’immediato ma anche negli anni a seguire, un danno irreparabile per la salute dei cittadini, tanto da esser tranquillamente accostato ai danni della “Terra dei Fuochi”.
In ultimo precisiamo che non è nostra intenzione creare allarmismi sociali, o scaricare (visto l’argomento) responsabilità a qualcuno in prima persona. Non vogliamo minimamente gettare sospetti sulla gestione amministrativa di chi governa oggi la città di Vittoria, anche perché potremmo trovarci innanzi ad un problema che va oltre l’oggi, abbracciando gli anni precedenti, ma va assolutamente fatta chiarezza.