Camorra: blitz a Napoli e in altre citta’, 40 misure cautelari

In corso una maxi operazione dei carabinieri di Napoli, che stanno eseguendo anche in altre citta’ italiane una quarantina di misure cautelari emesse dal gip partenopeo.

Gli indagati sono per gli inquirenti affiliati o vicini a clan attivi nel centro storico del capoluogo campano, e devono rispondere a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, ricettazione, traffico di stupefacenti, detenzione e porto abusivi di armi comuni e da guerra.

Tra le persone arrestate anche titolari di noti esercizi commerciali napoletani.

Le indagini dei carabinieri si sono  concentrate sul clan Mariano, egemone nei Quartieri Spagnoli, soprattutto riguardo il ‘core business’ delle sue attivita’, cioe’ la contraffazione non solo di abbigliamento e pelletteria, con false griffe del lusso, ma anche nel settore degli orologi preziosi. Tra gli arrestati due noti imprenditori della ristorazione che devono rispondere di associazione a delinquere di stampo mafioso.

Le indagini li indicano infatti come organici alla cosca.

Tra i destinatari della misura cautelare anche i fratelli Raffaele e Arcangelo Trongone, a capo del gruppo criminale omonimo satellite dei Mariano, attivi nella zona universitaria orbitante intorno a ‘palazo Ammendola, e nell’area portuale.

Il primo maggio scorso, dopo l’omicidio di Gennaro Fittipaldi davanti gli studenti universitari in via Porta di Massa, i due fratelli si sono trasferiti nella Sanita’ grazie ad alleanze con le ‘famiglie’ dei quell’area. Inoltre, tra gli arrestati c’e’ anche Antonio Esposito, detto ‘o figlio do’ pallino, elemento di vertice della cosca dei Quartieri Spagnoli.

“L’operazione – si legge in una nota della procura – incide direttamente sugli assetti criminali dei quartieri centrali della citta’, interessando anche soggetti che operano in modo trasversale nei Quartieri Spagnoli, nella Sanita’ e a Forcella. Si tratta di nuovi gruppi criminali insediati all’interno di quel territorio, a seguito del progressivo sfaldamento in seno agli storici clan Misso e Giuliano”.

E le recenti fibrillazioni e omicidi in questi quartieri di Napoli trovano “fondamento” proprio negli scontri in atto tra gruppi per conquistare pezzi di territorio.

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