Sceglie di vivere nei campi incolti, ai margini delle strade. Dove la natura è più “avara” e il suolo arido, argilloso, impervio. Si ancora saldamente al terreno, con la robusta radice a fittone,lunga e affusolata. Tenace e resistente, la cicoria ha davvero bisogno di poco, per sopravvivere.
Una pianta tenace e resistente
Cresce velocemente verso l’alto, con il gambo ruvido, rigido e angoloso. Spesso supera il metro di altezza. Ramifica in ogni direzione dello spazio. Le foglie inferiori della cicoria sono lunghe, incise e mostrano denti acuti. Quelle superiori sono piccole, a lobi profondi “abbracciano” letteralmente il fusto.
Gli antichi la chiamavano “erba del sole”. I fiori, riuniti in bellissimi capolini, del colore del cielo, sbocciano incessantemente dal mese di aprile al tardo autunno. Si schiudono al mattino al sorgere del sole e seguono il suo percorso durante il corso della giornata, richiudendosi nel pomeriggio.
Già nota nell’antichità la cicoria porta l’armonia in tutto il corpo equilibrando gli organi.
Aiuta a drenare la bile
Citata nel Papiro di Ebers dagli antichi egizi, la cicoria porta armonia in tutto il corpo, equilibrando i vari organi e tutte le funzioni.
Monaci ed erboristi avevano riconosciuto alle radici,fin dalla notte dei tempi, proprietà depurative, ipoglicemizzanti, colagoghe e lassative. Oggi la pianta, di sapore amaro e natura neutra, viene utilizzata come rimedio contro la stanchezza.
Il decotto è consigliato nelle dispepsie, nell’inappetenza e nelle costipazioni dovute ad insufficienza epatica.
La polpa fresca, applicata in impiastro sulle parti infiammate e arrossate, garantisce sollievo immediato. Alle foglie sono attribuite proprietà toniche, stimolanti le funzioni digerenti e il fegato, blandamente lassative, depurative, diuretiche e ipoglicemizzanti. Ma l’effetto straordinario della CICORIA è quello coleretico. Gli estratti di radice possono raddoppiare o addirittura triplicare il volume della bile secreta.
La stagione della raccolta
Le foglie si raccolgono in maggio-giugno. Spuntano in autunno, durano tutto l’inverno e si seccano durante la fioritura. Si raccolgono al secondo anno di vegetazione, in maggio-giugno prima della fioritura. Si dispongono in strati sottili e si essiccano all’ombra.
Le radici si raccolgono in settembre-ottobre, da piante di un anno. O, in alternativa, nella primavera successiva, prima che la pianta entri in attiva vegetazione. Si scavano con una vanghetta, si mondano dalle radichette, si lavano e si tagliano in pezzi lunghi 5 centimetri circa che si dividono in due per il lungo. Si essiccano al sole o vicino ad una fonte di calore a bassa temperatura.
Radici e foglie si conservano in sacchetti di carta o tela, in luogo asciutto.
Ricettario
Decotto per stimolare l’appetito
Per risvegliare l’appetito e contro la pesantezza di stomaco, proviamola in decotto. Un cucchiaino di foglie in 250 ml di acqua fredda, far bollire per 3 minuti,filtrare e bere 3 tazze al giorno.
Infuso come depurativo
Al cambio di stagione, come depurativo, è consigliato l’infuso misto di cicoria, fumaria, tarassaco, finocchio. 20 grammi di ogni pianta in un litro di acqua. Bollire per 10 minuti filtrare e suddividere in modo da consumare in due sole mattine.