La Ryanair “sbarca” a Catania e sfuma, proprio per colpa dell’aeroporto “amico”, gestito sempre dalla Sac, il sogno per Comiso di diventare il punto d’attrazione della Sicilia orientale, per i voli della Ryanair. È la Sac, infatti, ad annunciare in “pompa magna” che la compagnia irlandese, leader del mercato low coast, volerà dall’aeroporto etneo per Roma Fiumicino, Venezia-Treviso, Bologna e Torino. «Il potenziamento di Ryanair a Fontanarossa inoltre», hanno dichiarato Enzo Taverniti e Gaetano Mancini (rispettivamente presidente e amministratore delegato della Sac), «accresce competitività e concorrenzialità dei voli messi a disposizione dei passeggeri dell’aeroporto. Senza dubbio la vasta gamma di opzioni per chi predilige Catania sta progressivamente abbassando i prezzi, a tutto vantaggio dei cittadini e della loro libertà di scelta. Oltre a quello che ciò significa per il turismo, in un momento di crisi economica conclamata come l’attuale è certamente un bel segnale di sostegno del territorio della Sicilia orientale e della sua imprenditoria». Ritorna così d’attualità il problema relativo al “conflitto di interessi” della società che gestisce due aeroporti, Catania e Comiso, che non dovrebbero essere in concorrenza ma che, con le tratte “varate” da Ryanair, si pongono in assoluta competizione (basti pensare al Catania Roma, che fa il paio con il Comiso Roma, oppure a tratte come Torino e Bologna che, da tempo, i passeggeri del Magliocco aspettavano con ansia). Come si fa a gestire due aeroporti che si pongono in concorrenza? E, soprattutto, i dirigenti Sac, se dovessero scegliere fra rotte di maggior interesse – come appunto Torino, Bologna, Venezia -, chi preferirebbero, fra Catania e Comiso? La risposta, purtroppo, sta nell’accordo con Ryanair, che ha – di fatto – tolto il sogno a Comiso di diventare il “polo” Ryanair, nella Sicilia orientale. Proprio in favore di Catania.
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