Suor Cristina Scuccia ha 25 anni ed è di Comiso. Ha un dono: una bellissima voce.
La scorsa settimana ha deciso di provare a far parte del cast di “The voice”, il talent-show di Raidue; ed ha avuto un enorme, inaspettato successo.
Si è esibita cantando una celebre canzone di Alicia Keys, “No one”; il primo a girarsi è stato il rapper J-Ax, visibilmente emozionato e sorpreso dalla carica e dal talento della giovane religiosa.
Tutti e quattro i giudici (Pelù, Carrà, Noemi e appunto J-Ax) la volevano in squadra; suor Cristina ha scelto di entrare nella squadra del rapper, che per primo si era girato.
La suora (che confermerà i voti di castità, povertà ed obbedienza il prossimo 29 luglio, ad Assisi) ha fatto letteralmente impazzire la rete. La sua performance, riproposta in un video su Youtube ha totalizzato oltre 36 milioni di visualizzazioni, superando di gran lunga il tormentone di un paio di anni fa “Gnam gnam style” di Psy (“solo” 8 milioni di visualizzazioni).
Di lei hanno parlato anche star internazionali come Alicia Keys (l’interprete del pezzo scelto dalla suora per il debutto) e Whoopi Goldberg, che ha persino twittato il suo video, invitando a guardarlo “per quando si desidera un assaggio di Sister Act”.
Il “fenomeno” Suor Cristina è stato citato dal Time e da molta altra stampa internazionale, da Le Figaro a Liberation, da E! a People, per finire al The Guardian all’Huffington Post US.
Su Twitter il cardinal Ravasi ha appoggiato la scelta della giovane suora :”Ciascuno, secondo il dono ricevuto, lo metta a servizio degli altri.#suorcristina”. Anche monsignor Colino, prefetto della musica di San Pietro, ha dato il suo benestare:”Se la strada intrapresa è per fare testimonianza di spiritualità, ben venga. Ma Suor Cristina non faccia la star”.
Ci si è chiesti come mai solo ora suor Cristina abbia avuto questo enorme successo: in effetti aveva già provato ad entrare ad Amici e ad X Factor, ma senza riuscirci.
E’ arrivato semplicemente il suo momento fortunato? O, come ipotizza qualcuno, è un segno della fame di Dio, del bisogno di spiritualità e di guardare oltre i limiti angusti del nostro mondo?
Può darsi; il fatto incontrovertibile è che in tempi come questi in cui tutto appare, giorno dopo giorno, più cupo, grigio, povero di speranze, aggrapparsi ad una giovane monaca che canta con una energia contagiosa, è una speranza in più che porta in sé la gioia semplice di tempi vissuti nella nostra infanzia, in cui le suore erano le nostre maestre di asilo e vestivano proprio come Suor Cristina Scuccia.
Qualunque siano le ragioni della nascita di questo fenomeno, ci godiamo semplicemente la voce incantevole e l’energia contagiosa della suora comisana che sta incantando il grande pubblico.