Donald Trump ha vinto, ha rovesciato pronostici e buon senso, ed avendo battuto la candidata del partito democratico Hillary Clinton sarà il 45esimo Presidente degli Stati Uniti.
Dal prossimo gennaio sarà per quattro anni il Presidente degli Stati Uniti. Avendo già 70 anni, sarà il più anziano ad essere stato eletto alla Presidenza degli Stati Uniti.
Nella lunga campagna elettorale americana, combattuta a suon di miliardi di dollari, la vittoria di Trump è sempre stata ritenuta improbabile, per alcuni impossibile, per la vaghezza dei suoi programmi elettorali ed il suo linguaggio volgare ed aggressivo, nonché per i moltissimi scandali in cui era stato coinvolto durante la campagna elettorale: dalle tasse federali non pagate per vent’anni al video in cui diceva di poter molestare le donne, dalle donazioni benefiche promesse e mai effettuate alle accuse di eccessiva vicinanza con Vladimir Putin, dalle molte cose razziste e sessiste che ha detto fino alle teorie del complotto sostenute sui vaccini o sul riscaldamento globale.
Tutto questo, comunque, non è bastato a non farlo diventare Presidente degli Stati Uniti.
Ma la campagna elettorale per le Presidenziali americane ha mostrato in maniera inequivocabile come il degrado della politica sia divenuto elemento caratteristico a livello mondiale: Quello che si è visto è stato un susseguirsi di offese personali tra i due candidati, scambi denigratori che nulla dovrebbero avere a che fare con la buona politica e che mai dovrebbero caratterizzare chi si candida a Presidente del Paese più potente del mondo.
E’ evidente che la politica non sappia più mostrare quel rispetto del rivale che aiuterebbe gli elettori ad avere una concezione più positiva di chi riesce ad assumere il governo di potenze mondiali.
E’ palese che per costoro ogni mezzo è buono pur di perseguire i propri obiettivi.
E’ inconfutabile che le elezioni americane, a prescindere dalla vittoria del candidato repubblicano sulla candidata democratica, abbiano mostrato la sconfitta della buona politica ed evidenziato che il suo degrado sia davvero mondiale.