Il diabete ed i rimedi naturali per curarlo…

Lo zucchero è il “carburante” più semplice e immediato per le nostre cellule. Esso può essere assorbito sotto forma di zuccheri semplici ( glucosio, fruttosio, galattosio ) o sotto forma di zuccheri complessi. Il passaggio e l’assorbimento di energia attraverso il tubo digerente innescano una serie di segnali che permettono di immagazzinare le sostanze nutrienti.

Uno dei meccanismi attivati da questo transito è la secrezione di insulina, un ormone prodotto dal pancreas che permette agli zuccheri semplici di venire assorbiti dai tessuti più sensibili alla sua azione, in particolare i muscoli e il tessuto adiposo. Contemporaneamente, viene inibita la cessione di glucosio da parte del fegato, che ne immagazzina una certa quantità sotto forma di glicogeno.

L’organismo cerca dunque di mantenere abbastanza costante il livello degli zuccheri nel sangue.

Quando questo valore è costantemente superiore alla norma si parla di diabete.

Esistono due tipi di diabete: il diabete di tipo 1 o giovanile o insulino-dipendente e il diabete di tipo2 o adulto o non insulino-dipendente. Esistono poi altre forme meno diffuse.

DIABETE GIOVANILE :sembra svilupparsi sulla base della distruzione delle isole di Langherhans, agglomerati di cellule del pancreas che producono l’insulina.

Questo tipo di diabete compare nel 50% dei casi sotto i 20 anni d’età e più frequentemente all’epoca della pubertà.

DIABETE ADULTO: sembra insorgere in genere dopo decenni di cattiva alimentazione, di preferenza in chi abbia una predisposizione specifica.

Complicanze acute

La conseguenza più temuta dello scompenso metabolico da diabete è la chetoacidosi diabetica, che può condurre al coma.

Complicanze croniche

I capillari, le arterie retiniche, cerebrali e coronariche sono i vasi più seriamente danneggiati dal diabete.

Il forte desiderio di alimenti dolci, l’irritabilità, l’aumento o la diminuzione repentina di peso possono essere i segnali premonitori di un diabete iniziale.

NUTRIZIONE

La scienza della nutrizione tende a dare spazio all’uso di vitamine e minerali sia per integrare le terapie che per prevenire le complicanze del diabete.

Molto importante è un adeguato apporto di vitamina C, presente in peperoni, prezzemolo, cime di rapa, crescione, cavolfiore, fragole, agrumi. Importanti sono anche le vitamine B3,B6, E.

Tra i minerali importanti troviamo: magnesio, manganese, potassio e cromo.

I flavonoidi, un gruppo di pigmenti vegetali dalle svariate proprietà, sono importanti anche perchè stimolano la secrezione di insulina. Tra gli alimenti più ricchi di queste sostanze troviamo i mirtilli, le arance, i pomodori, le fragole, le amarene, l’uva, i pompelmi.

ALIMENTAZIONE

Cereali, pane e pasta integrali, dovrebbero coprire almeno il 50-60% della dieta di un diabetico. Le fibre presenti nei cereali integrali, nei legumi, negli ortaggi e in taluni tipi di ftrutta aiutano a controllare la glicemia.

Sono da evitare i carboidrati semplici quali quelli presenti nel miele e nella frutta.

FITOTERAPIA

Da vari anni si può notare un buon interesse ad integrare le terapie farmacologiche con l’uso delle piante medicinali nella cura del diabete.

Le piante a nostra disposizione dotate di provate attività ipo-glicemizzante o comunque regolatrici dell’attività pancreatica e del metabolismo degli zuccheri sono numerose e ben conosciute e le possibilità terapeutiche da esse fornite sono incoraggianti.

Tra le piante italiane ricordiamo la CIPOLLA ,eccellente disintossicante, ipoglicemizzante, ipocolesterolemizzante. Si può assumere sia cruda che cotta che sotto forma di preparazioni erboristiche. Pare che un consumo costante di 50 grammi al giorno di cipolla possa ridurre decisamente la necessità di insulina.

Anche il GELSO, la GALEGA, la BARDANA e il MIRTILLO sono tra le piante che la tradizione, ma anche più recenti sperimentazioni, indicano come ipoglicemizzanti.

La GALEGA è stata considerata soprattutto una pianta stimolante la lattazione, ma in realtà stimola globalmente tutte le ghiandole endocrine e sono note anche le sue proprietà ipoglicemizzanti.

Dosaggio: 30 gocce di tintura madre per 3 volte al dì per periodi limitati e con intervalli prolungati.

Il GELSO oltre ad una azione antinfiammatoria nelle patologie delle vie respiratorie e stimolante nei disturbi gastrointestinali è efficace anche nelle iperglicemie con eventuale compromissione dell’efficienza immunitaria.

Dosaggio: 30/40 gocce di tintura madre per 3 volte al dì.

La BARDANA oltre che come drenante cutaneo e generale sopratutto quando sono presenti stasi biliari, è utile nei casi di iperglicemia.

Dosaggio: 40/50 gocce di tintura madre per 2/3 volte al dì.

Per quanto riguarda il MIRTILLO, il suo uso nel diabete ha una doppia ragione: diminuire la quantità di zucchero presente nel sangue e salvaguardare i capillari tra le prime strutture compromesse dalla iperglicemia. Perciò dovrebbero essere sempre contemplate preparazioni a base di mirtillo nel diabete dell’adulto, sia sotto forma di alimento che come preparazioni erboristiche.

Dosaggio: 40 gocce di tintura madre per 3 volte al giorno.

L’AGRIMONIA EUPATORIA utile come eupeptico e stimolante epato-pancreatico ad attività ipo-

glicemizzante, agisce anche come antinfiammatoria e antispasmodica sui vasi sanguigni perciò utile

per prevenire gli effetti collaterali del diabete.

Dosaggio: 30/40 gocce di tintura madre 3 volte al dì.

E’ possibile assumere una miscela di più tinture madri per ottenere un effetto sinergico:

BARDANA 10 gocce

GELSO 10 “

MIRTILLO 15 “

AGRIMONIA 5 “

 

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