“Cumuli di Ethernit frantumato “sostano” indisturbati nei pressi di una zona residenziale a Modica, ove insistono centinaia di abitazioni.” Lo denuncia il coordinatore di Cittadini Liberi, Giorgio Iabichella, dopo aver ricevuto le segnalazioni ed aver provveduto personalmente a fare un sopralluogo. “E’ inammissibile – prosegue Iabichella – che vi siano ancora cittadini negligenti, ignoranti e sprezzanti del senso civico e della legalità, che continuano a scaricare l’Ethernit in giro.”
“L’ amianto, materiale di cui è stata ormai accertata la nocività per la salute, specie se frantumato, non viene più prodotto e per smaltirlo correttamente deve essere incapsulato e conferito in apposite discariche da ditte specializzate, ma non deve assolutamente esser buttato in discariche a cielo aperto.”
Iabichella ha chiesto l’immediata bonifica della discarica, visto il profilarsi di un grave pericolo per l’incolumità dei cittadini residenti in quella zona, i quali, spaventati, dicono di non potere nemmeno portare fuori i loro figli, a causa della presenza del materiale sbriciolato davanti alle loro abitazioni. “E’ utile ricordare che le polveri di amianto ogni anno contaminano, ancora oggi, 15mila persone, provocando 80 morti in Sicilia e 4000 in Italia. Le fibre del materiale decomposto, difatti, provocano il tumore ai polmoni e alla pleura. L’amianto è stato utilizzato fino agli anni ottanta per produrre la miscela cemento-amianto (il cui nome commerciale era Ethernit) per la coibentazione di edifici, tetti, navi, treni; come materiale per l’edilizia (tegole, pavimenti, tubazioni, vernici, canne fumarie). Cosa fare per evitare il peggio?”
Iabichella reclama un intervento immediato da parte della massima autorità sanitaria della città, ovvero il Sindaco Ignazio Abbate, che oltre ad avviare la procedura di bonifica immediata del sito segnalato, dovrebbe sensibilizzare maggiormente i cittadini sulla pericolosità dell’amianto(soprattutto se frantumato) ed attivare velocemente una convenzione con le ditte specializzate, in modo da “alleggerire” i costi dello smaltimento dell’Eternit per i privati (troppo esosi) e che li “costringono” a smaltire l’amianto in modo illegale.
Iabichella ha dato comunicazione anche alla Procura della Repubblica di Ragusa.