“Il dramma: ecco cosa mi è successo, una famiglia distrutta”. La storia (ed il video) di Alessandra Bellè

“E’ una storia che deve servire da monito per salvare altre persone, che dia stimoli per queste tragedie, fonti di un dolore pressoché insopportabile!”.

È Raimondo D’Amico a scriverci, indirizzandoci e sottoponendo alla nostra attenzione per riportarla, la storia di sua moglie, costretta in sedia a rotelle e con gravissimi disagi (come si può vedere dal video racconto della stessa Alessandra) da un episodio – ci racconta – di “mala sanità”.

[sociallocker] “Mia moglie, Alessandra Bellè, alta 1,83, quinta di seno, gambe infinite, di origini calabresi (Palmi- RC), è stata resa invalida al 100%, da una incredibile vicenda di mala sanità. Dopo 11 embolizzazioni, di cui 3 doppie, dal gennaio 2004 a Pasqua 2006, così cambiando radicalmente idea, ci dissero che era meglio asportare chirurgicamente la sua MAV (angioma).  Aggiunsero che, poiche’ l’emisfero cerebellare dx non aveva mai funzionato, operando su, testuale, “una zona inerme del cervelletto”, non avrebbe potuto fare alcun danno nemmeno se lo avesse toccato.

Avrebbe fatto praticare due embolizzazioni propedeutiche all’intervento, per scongiurare – a suo dire – potenziali sanguinamenti.  Disse ad Alessandra, “Sei giovane, il giorno dopo puoi considerarti clinicamente guarita, potrai avere altri figli ed una vita normale”.

Lasciamo passare le immagini:

Pagina facebook dedicata ad Alessandra

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