Quando l’arroganza, la spocchia, la “malindraneria”, superano ogni confine.
I Consalvo, famiglia di “malacarne” di incerta nobiltà mafiosa (e penso non si offenderanno se li definiamo così, visto le amicizie che il buon Giacomino si vantava di avere con Totò Riina – LEGGI ARTICOLO), escono dal carcere e festeggiano l’uscita in pompa magna (con tanto di post su Facebook) e poi, se ciò non bastasse, il vecchio Giacomino si apre il profilo personale (con tanto di foto con camicia a fiori rosa) sul noto social network.
Vogliamo ricordare che, sia il post di Michael Consalvo (con centinaia di like, anche di importanti politici di Vittoria e di commenti di festa e giubilo), sia l’iscrizione di Giacomino Consalvo su Facebook sono totalmente fuori legge.
Giacomo Consalvo non è in libertà, bensì agli arresti domiciliari e non potrebbe, quindi, avere in nessun modo contatti con l’esterno.
Eppure in poche ore decine e decine di amici, su tutti, neanche a dirlo, altri pluripregiudicati: da Salvatore Di Mercurio a Venerando Lauretta, fino all’immancabile Ivan Lo Monaco.
In attesa che le Forze dell’Ordine sanzionino questo comportamento di Consalvo in totale spregio delle leggi, la palla come sempre passa ai cittadini di Vittoria che, invece di riempire le bacheche di questi “signori” con like incomprensibili, farebbero bene a ricordarsi di cosa questi delinquenti sono accusati (LEGGI ARTICOLO).
Va detto, infatti, che i Consalvo, Giacomino (il padre), Michael e Giovanni (i figli) sono stati arrestati dalla Polizia (nell’operazione “Box”) il 20 settembre scorso perchè “hanno imposto forniture e servizi nell’indotto ortofrutticolo del mercato di Vittoria, commettendo inoltre estorsioni, con l’aggravante di aver agito con il metodo mafioso avvalendosi della forza dell’intimidazione e della condizione di assoggettamento e di omertà derivante dalla contiguità al clan mafioso degli stiddari “Dominante”. Inoltre tutti i reati da loro commessi sono aggravati dal fatto che i tre arrestati avevano nella loro disponibilità diverse armi da fuoco”.
Inoltre la Dia il 12 novembre scorso ha sequestrato ai tre beni per 7 milioni di euro illecitamente contratti (LEGGI ARTICOLO).
Perché a Vittoria, va detto, c’è chi si alza all’alba per andare a lavoro (cioè la maggior parte dei cittadini) e chi, invece, guadagnava senza sudore della fronte, come i Consalvo.
Conoscerli e riconoscerli per giudicarli ed isolarli!