Elezioni Amministrative 2015: M5S vince a Gela e Augusta. Crisafulli perde Enna

Domenico Messinese, 50 anni, ingegnere, tecnico della Telecom Italia, originario di Favara, candidato per il “Movimento 5 Stelle” è il nuovo sindaco di Gela, la città del governatore della Sicilia, Rosario Crocetta che appoggiava il candidato sconfitto. Messinese ha ottenuto il 64,5% dei voti, mentre il suo avversario, Angelo Fasulo, del Pd, si è fermato al 35,5%. Grandi manifestazioni di giubilo dei grillini. “Abbiamo raccolto e interpretato bene il desiderio di cambiamento della popolazione gelese”, ha detto a caldo il neo sindaco di Gela. “Non ha vinto Domenico Messinese – ha aggiunto – ma l´intera popolazione di Gela. E ora cambieremo questa città”. I Cinquestelle festeggiano quindi nella città del governatore con il successo di Domenico Messinese e chiedono le dimissioni del presidente della Regione.

A Marsala grande successo per Alberto Di Girolamo (Pd), che raccoglie il 68,06% dei consensi e doppia Massimo Grillo, fermo al 31,94%.

A Ribera (Ag) ha vinto per una manciata di voti il sindaco uscente Carmelo Pace, con poco meno del 52%, il ballottaggio con Nené Mangiacavallo (48,29%) che è stato appoggiato da 3 liste civiche. Pace, che ha raccolto il 51,71%, è stato schierato dal Ncd, da Sicilia Democratica e da liste civiche.

A Licata vince il centrodestra con Angelo Cambiano, che ottiene il 54,96% delle preferenze. Staccato il candidato di centrosinistra e Ncd Giuseppe Galanti (45,04%).

A Ispica vince Pierenzo Muraglie (Pd e due liste civiche) con il 57,68% delle preferenze. Paolo Monaca, sostenuto da cinque liste civiche, si ferma al 42,32%.

A Barcellona Pozzo di Gotto il nuovo sindaco è il candidato di centrodestra Roberto Materia,che vince con il 56,72% dei voti. La candidata del centrosinistra, Maria Teresa Collica, si attesta al 43,28%.

A Milazzo vince Giovanni Formica (Pd) con il 62,17%. Staccato Carmelo Pino (37,83%)

Ad Augusta vince la candidata grillina Maria Concetta Di Pietro. Per lei un plebiscito: il 75,06% dei voti. Molto staccato Domenico paci (24,94%).

A Tremestieri Etneo vince per una manciata di voti Santi Rando (50,74%). Sebastiano Di Stefano fermo al 49,26%.

A Bronte il vincitore è Graziano Calanna (centrosinistra), che raccoglie il 57,35% dei consensi. Sconfitto Salvatore Gullotta (42,65%).

A San Giovanni La Punta, in provincia di Catania, vince il candidato di centrosinistra Antonino Bellia con il 53,64% dei consensi. Fermo al 46,36% Santo Trovato.

A Enna vince Maurizio Dipietro con il 51,89%. Mirello Crisafulli si ferma al 48,11%.

COMMENTI E REAZIONI

SALVO POGLIESE: “SICILIANI STUFI DI CROCETTA”
“I siciliani sono stufi di Crocetta e di chi ha la responsabilità politica di aver regalato a questa terra il peggior governatore della sua storia, il Pd e Rosario Crocetta sono i grandi sconfitti di questo turno di elezioni amministrative siciliane. La débacle di Enna e soprattutto di Gela hanno lanciato un messaggio chiarissimo a Palermo come a Roma: è ora di archiviare la fallimentare ´rivoluzione´ di Crocetta”. Lo dichiara Salvo Pogliese, parlamentare europeo di Forza Italia, commentando i primi risultati dei turni di ballottaggio in Sicilia. “Esprimo le mie felicitazioni e l´augurio di buon lavoro – aggiunge Pogliese – ai neo sindaci di Tremestieri Etneo, Santi Rando, e di Barcellona Pozzo di Gotto, Roberto Materia. Due cari amici la cui vittoria, sono certo, aprirà una nuova stagione di buona amministrazione nelle loro città”.

CANCELLIERI: “SIAMO FELICI”
Giancarlo Cancelleri, capogruppo all´Ars e portavoce dei “M5S”, dopo la vittoria del grillino Domenico Messinese a Gela, ha detto “siamo ben felici del risultato specie dopo una campagna elettorale dura con scontri verbali e troppi veleni contro di noi. I cittadini, però, hanno voluto premiare chi era portatore di una proposta politica di cambiamento. “Stiamo cercando di fare la differenza in tutti i comuni che amministriamo, mettendo il cittadino al centro della nostra politica”, ha aggiunto. rispetto alla esigua rappresentanza di cinque consiglieri ottenuto dalla lista M5S in consiglio comunale, Cancelleri ha detto: “Saremo minoranza in consiglio ma per noi è una sfida. Infatti, a chi ci accusa di non sapere dialogare dimostreremo, proprio a Gela, che non è così perché saremo aperti a chi vorrà veramente il bene della città”. Poi ha voluto ringraziare Lucio Greco, esponente Ncd ma candidato a sindaco di una coalizione di liste civiche, il quale ha pubblicamente invitato i suoi sostenitori a votare al ballottaggio per Messinese.

D´ALIA: “L´ASTENSIONISMO DEVE FAR RIFLETTERE”
“La scarsa affluenza e i risultati di questi ballottaggi parlano chiaro: gli elettori siciliani puniscono formule politiche confuse e rendite di posizione facendo prevalere e coagulare un voto contro anziché per”. Lo afferma il presidente nazionale dell´Udc Gianpiero D´Alia commentando gli esiti del secondo turno delle amministrative in Sicilia.

GIBIINO: “GIORNATA IMPORTANTE PER IL CENTRODESTRA SICILIANO”
«Una giornata importante per il centrodestra siciliano, che porta a casa vittorie estremamente significative ai ballottaggi, a partire dallo storico risultato di Enna, dove insieme al nostro candidato, Maurizio Dipietro, abbiamo scardinato il ‘sistema-ennese’ del Pd, determinati ad aprire ora una nuova stagione di sviluppo economico, sociale e culturale per la città. Forza Italia vince da Barcellona Pozzo di Gotto, a Licata, a Tremestieri Etneo, mentre il Pd scompare nelle sue roccaforti delle province di Caltanissetta e Enna”. Lo dichiara il coordinatore regionale di Forza Italia Enzo Gibiino. “I risultati ottenuti in queste ore da Forza Italia in Sicilia, che seguono quelli altrettanto importanti raggiunti nel nord del Paese, ci devono spingere ad andare avanti nella direzione di un rinnovamento vero, di rafforzamento dell’area di centrodestra, di rilancio del nostro movimento sull’Isola. Forza Italia, da domani, in Sicilia, anche attraverso nuova classe dirigente si rinnova, per affrontare con vigore le prossime sfide, vincere altri capoluoghi di provincia e la Regione, per dare la spallata al Pd, ed essere ancora una volta determinante – conclude Gibiino – alle prossime nazionali”.

I GRILLINI TUONANO: “ORA CROCETTA SI DIMETTA”
Non le manda a dire il Movimento 5 Stelle in un duro comunicato al presidente della Regione: “Dietro allo schiacciante risultato di Gela c´è un grandissimo attestato di stima al Movimento, ma, anche, la sonora e inequivocabile bocciatura di Crocetta, che nemmeno a casa sua è riuscito a mettere una pezza ai disastri che ha fatto in questi anni in Sicilia. Se anche i suoi compaesani, i cittadini che ha amministrato, gli hanno dato il benservito, non comprendiamo come Crocetta possa ancora sentirsi il legittimo presidente di tutti i siciliani. Faccia il primo atto serio e degno di nota della sua amministrazione, rassegni le dimissioni, e lo faccia pure in fretta. Forse c´è ancora tempo per salvare qualcosa. Noi siamo pronti per Palazzo d´Orleans». Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all´Ars commenta quindi così la netta e preventivatissima vittoria di Gela.

«I segnali che ci arrivavano – dice Giancarlo Cancelleri – erano inequivocabili. Crocetta diceva che il test di Gela non era un referendum sulla sua persona? Sapeva che avrebbe perso. Ora tragga le debite conseguenze, per rispetto di tutti i siciliani e faccia il passo indietro che auspicano in tantissimi. Intanto complimenti a neo sindaci a 5 Stelle».
Complimenti ed auguri ai nuovi primi cittadini di Gela e Augusta arrivano, a nome del gruppo parlamentare all´Ars, dal capogruppo Salvatore Siragusa.
«Sono stati bravissimi – dice – anche se il difficile comincia ora, ma loro sapranno dimostrare, come sta avvenendo a Bagheria e a Ragusa, cosa è un´amministrazione Cinquestelle. Avere sfondato, e benissimo, in due città difficili come Gela ed Augusta è la prova che è cambiato il vento e che anche nelle amministrative, che finora erano stato terreno off-limits per il voto d´opinione, si può farcela. Il fattore ambientale a Gela ed Augusta ha spinto ulteriormente nella nostra direzione. La gente non ne può più di vivere in città devastate dagli interessi di pochi».

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