Ogni fase storica ha il suo simbolo. Oggi tale simbolo è il gilet giallo. Un simbolo semplice che hanno tutti e che a mio modesto parere è passato da strumento di sicurezza tollerato a stento da parte degli automobilisti, a strumento, peraltro efficace, di protesta degli automobilisti vessati in primis. Poi da oggetto visivamente efficace è diventato oggetto usato in ogni dove, persino in proteste di quartiere.
In Italia lo usano anche dei filo governativi… Bene a questi chiedo di pressare sul loro governo su alcune cosette che al momento si trovano in finanziaria o son leggi da cambiare: il superbollo, la supertassa eco, le classiche a trent’anni ed i limiti alla circolazione insulsi.
Il danno di tali provvedimenti è per le persone normali (e pure per la nostra economia) enorme e vanno aboliti senza se e senza ma.
La triste verità è che le élite che governano le 2 più grandi città, Milano e Roma, non sono molto diverse tra di loro.
Entrambe colpite da incendi di rifiuti che hanno fatto decollare i tassi di inquinamento. Entrambe con aeroporti internazionali che sono anch’essi inquinanti. Entrambe prendono di mira le auto, con Roma che ha addirittura bloccato le euro 6 in una determinata giornata.
Ma stiamo scherzando? Le élite sono uguali e contro di loro in questo caso bisogna protestare in modo pacifico ma duro.
Si aboliscano tutti i superbolli sia eco che sulla potenza, si ritorni a venti anni per le auto classiche, si eliminino i ridicoli divieti per i diesel.
Si pensi al contrario a controllare l’inquinamento degli aerei, dei carghi che sono fuori controllo e dannosissimi per la salute.
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