Giornata contro la violenza sulle donne: 80 è questo il numero delle vittime del silenzio in Italia…

Vittime che per ottanta volte hanno creduto che qualcosa cambiasse, vittime che per ottanta volte hanno negato la realtà anche a se stesse, vittime che per ottanta volte hanno taciuto rimettendosi alla volontà del loro “carnefice”.

La violenza contro le donne è il più grande scandalo del nostro tempo nel campo dei diritti umani, raramente punito!

Psicologica, economica, sessuale o fisica, colpisce tutti gli strati della popolazione e ha conseguenze significative per le persone coinvolte. Una donna su tre, almeno, è stata picchiata, sottoposta ad  un rapporto sessuale forzato o ha subito altre forme di maltrattamento psicologico.

La violenza psicologica contro le donne in grado di influenzare il loro benessere fisico, emotivo, spirituale, sessuale e finanziario provocando :

paura costante, scarsa autostima, perdita di valori depressione, mancanza di controllo, angoscia , ansia, isolamento, sentimento di colpa, disturbi alimentari, del sonno, perdita di identità, umiliazione , dolore.

Ma quali sono i segnali che possono identificare in un uomo la violenza psicologica?

Predominio, minimizzazione, controllo del tempo, vittimismo, forte stima di se.

Lo scopo di tale “individuo” è creare nella vittima un clima di insicurezza fisica ed emotiva e persino terrore innescando meccanismi  dai conflitti continui, intimidazioni, minacce, ricatti affettivi, aggressività e ostilità permanente, rabbia improvvisa, l’intolleranza al  minimo fastidio alla minima opposizione, atteggiamenti crudeli, indifferenza, il mancato rispetto della vita familiare, le  regole, orari,  isolamento, il monitoraggio continuo (uscita, spese, collaboratori, abbigliamento, etc.), con l’imposizione di regole di vita vincolanti, molestando .

Queste violenze psicologiche sono spesso presenti sin dall’inizio del rapporto tra “l’individuo” e  la vittima (sia nel matrimonio, al lavoro, sui social network …), ma sono integrati in un clima di seduzione, protezione, necessità, scaturendo un falso ideologico  nel fatto che ha ragione e crede davvero quello che dice, facendo ritenere alla vittima che l’autore di tali comportamenti non lo fa in maniera maliziosa  (che non si rende conto che è così, non è colpa sua, si deve spiegare, ha sofferto, cambierò con il mio amore … ).

SE VI TROVATE DI FRONTE AD UN INDIVIDUO DEL GENERE NON ASSUMETE MAI QUESTI ATTEGGIAMENTI

senso di inferiorità, inutilità ,umiliazione da squalifiche e denigrazione ripetute, il clima di colpa e di incompetenza non vi aiuterebbe a sconfiggere questo grave meccanismo di perversione.

L’autore sa che tale violenza è illegittima e ingiustificabile, che i suoi atteggiamenti sono violazioni dei diritti e della dignità, ma può permettersi di commettere tali azioni (soprattutto all’interno di una famiglia, nel posto di lavoro) tessendo una ragnatela che intrappolerà la vostra vita annullandola, finchè troverà nella sua “vittima” false dichiarazioni  dettate dalla paura, l’obbedienza, la gerarchia  ed il silenzio .

Dopodichè parlatene e fatevi aiutare, non esiste cosa piu’ bella al mondo del rispettarsi e del volersi bene e ricordate NON C’E’ NULLA DI CUI DOVERSI VERGOGNARE, o almeno non dovreste essere voi a provare questo sentimento!!!

Quelle come me

Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive.

Quelle come me donano l’anima,

perché un’anima da sola è come una goccia d’acqua nel deserto.

Quelle come me tendono la mano ed aiutano a rialzarsi,

pur correndo il rischio di cadere a loro volta.

Quelle come me guardano avanti,

anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro.

Quelle come me cercano un senso all’esistere e, quando lo trovano,

tentano d’insegnarlo a chi sta solo sopravvivendo.

Quelle come me quando amano, amano per sempre.

e quando smettono d’amare è solo perché

piccoli frammenti di essere giacciono inermi nelle mani della vita.

Quelle come me inseguono un sogno

quello di essere amate per ciò che sono

e non per ciò che si vorrebbe fossero.

Quelle come me girano il mondo alla ricerca di quei valori che, ormai,

sono caduti nel dimenticatoio dell’anima.

Quelle come me vorrebbero cambiare,

ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo.

Quelle come me urlano in silenzio,

perché la loro voce non si confonda con le lacrime.

Quelle come me sono quelle cui tu riesci sempre a spezzare il cuore,

perché sai che ti lasceranno andare, senza chiederti nulla.

Quelle come me amano troppo, pur sapendo che, in cambio,

non riceveranno altro che briciole.

Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso,

purtroppo, fondano la loro esistenza.

Quelle come me passano inosservate,

ma sono le uniche che ti ameranno davvero.

Quelle come me sono quelle che, nell’autunno della tua vita,

rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti

e che tu non hai voluto…

Alda Merini

 

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Alessia Sudano, classe 1976, modicana di adozione ma catanese nel DNA. Da numerosi anni si occupa di marketing strategico o come lo definisce simpaticamente lei “emozionale”. E' una persona curiosa, allegra, intransigente, testarda, madre e donna in carriera, tratta la vita alla sua maniera "a colpi di sorrisi". Da sempre impegnata nella solidarietà e nel sociale, anche come capo scout nel gruppo A.g.e.s.c.i. "Modica 2", nella promozione del territorio e della cooperazione in ambiti politici, culturali ed economici. E' stata la promotrice del progetto provinciale "Guerilla Parking" attraverso il quale sia è dato impulso alla lotta al degrado delle strutture ludiche esterne a favore di una fruizione più confortevole per i più piccoli abitanti del territorio. Non vive il tempo secondo la definizione greca di krònos, a questo preferisce di gran lunga il kairòs, adora gli animali, ama dipingere, scrivere e ascoltare sola la musica giusta. Cura da anni la rubrica “Punti di svista” per la testata giornalistica "La Spia" perché a suo dire "ci sarà sempre qualcosa che merita attenzione e che non ha la giusta considerazione". La massima che da sempre ispira la sua vita è "parlate da uomini saggi, comportatevi come gente comune".

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