Son passati diversi anni ma l’amarezza rimane. Il nostro Paese quando ricorda gli eroi contromano come Giovanni Falcone lo fa sempre senza approfondire in modo completo cosa è successo.
Il caso di Giovanni Falcone ci deve insegnare alcune cose perchè è l’esempio tipo di come il mix di menti raffinatissime deviate-mafiose-depistatanti agisce nei confronti di chi combatte la mafia.
A Falcone dobbiamo alcune geniali e moderne intuizioni tra cui:
1) l’importanza del seguire i soldi;
2) la Direzione Nazionale Antimafia;
3) la Direzione Investigativa Antimafia.
Caponnetto inoltre lo aveva praticamente scelto come suo successore a capo del pool.
In sequenza partono attacchi seguendo il complesso metodo del conflitto multiplo esterno sorgivo cangiante anticipato dall’isolamento.
In tal senso si legga pure quanto da me scritto https://salvatorecalleri.blogspot.com/2018/09/cosa-hanno-in-comune-i-partiti-di.html
Pertanto si verificano i seguenti fatti:
- In primis il Csm non lo nomina al posto di Caponnetto.
- Avviene il fallito attentato dell’Addaura con accuse di fuoco amico che dicono addirittura che l’esplosivo se lo era messo lui.
- Partono più o meno in contemporanea le accuse delle inchieste tenute nei cassetti e pure quelle sul professionismo dell’antimafia.
- Sconcertato del clima Falcone va a Roma e quindi lo accusano di aver abbandonato la causa.