Gli allarmi sulle reti Italgas e la mafia: “Pietre a contatto con le condutture del gas”

Il Tribunale di Palermo ha rinnovato per Italgas il commissariamento per altri sei mesi eppure parlando di Italgas, va detto in premessa, non si può non parlare di Snam che è la società che ne ha il controllo. come socio unico

Italgas ed il commissariamento per mafia che l’ha vista protagonista cela al suo interno un sistema di potere, clientelare e mafioso, di estrema gravità che va ben oltre i confini della Sicilia e che il Tribunale di Palermo, con certosina attenzione, ha scoperchiato.

Gli amministratori giudiziari, l’avvocato Andrea Aiello, il dottor Giovanni Saporito, il professor Marco Frey e l’ingegnere Sergio Caramazza hanno lavorato alacremente e non senza “piccoli” problemi di “incomunicabilità” fra enti.

La relazione finale che ne è venuta fuori è di una gravità assoluta e non nasconde una “pentola” di malaffare e illegalità. 

Si è partiti dall’assunto del Tribunale di Palermo relativo alla situazione dei fratelli Cavallotti e si è arrivati per “scovare” un sistema molto più ampio che interessa tutti i diretti di competenza dell’Italgas, da Roma (LEGGI L’ARTICOLO) e sino al profondo sud e quindi alla Sicilia (LEGGI L’ARTICOLO). 

Ma tornando alla situazione siciliana, nella relazione degli amministratori si leggono dati particolarmente allarmanti. 

“Le informazioni cartografiche sulla rete, gestite per mezzo del software Geografo, risultano inaffidabili.
Questa circostanza potrà produrre rilevanti ricadute sia in ordine alla gestione corrente delle manutenzioni e delle derivazioni alle utenze, sia in ordine ad eventuali guasti che potrebbero verificarsi. Non è possibile intervenire su qualcosa di cui non si hanno informazioni precise”. 

“Le indagini mediante Georadar unitamente all’ispezione visiva e diretta di quanto messo in evidenza con pozzetti di ispezione hanno consentito di verificare le seguenti difformità sulla correttezza tecnica di esecuzione: 

– profondità di interramento delle condotte: la profondità minima dovrebbe essere inferiore a un metro solo in casi di specificità critica, invece questa è quasi sempre compresa tra 0,60 metri e un metro; 

– modalità di riempimento: gli spessori dei materiali a contatto con la tubazione non rispettano i valori minimi indicati; 

– rete di segnalazione della condotta: assenza totale della rete o, quando è presente, la distanza della stessa dalla condotta è generalmente difforme rispetto le indicazioni; 

Relativamente alla qualità dei materiali le prove di laboratorio e l’esame visivo hanno evidenziato che: 

– In tutti i casi esaminati si sono riscontrate gravi non conformità sull’impiego dei materiali di riempimento, frequentissimi sono i casi in cui inerti (pietre) di grosso diametro dotate di spigoli vivi sono a diretto contatto con le condutture del gas. 

– In tutti i casi in cui si sono esaminati i materiali di finitura utilizzati per il ripristino della pavimentazione si sono riscontrate non conformità rispetto alle indicazioni fomite» 

Successivamente i “commissari” mettono in risalto i documenti che ricostruiscono l’andamento delle trattative intercorse tra la Committente Italgas e l’aggiudicataria delle gare svoltasi, cioè la Euro Impianti Plus S.r.l. dei fratelli Cavallotti: 

– verbale della riunione tenutasi il 13.12.2010 presso presso gli uffici di Torino dell’Italgas, intitolato “offerta per la manutenzione rete del C.M. di Novara”, finalizzata a «approfondire e discutere l’offerta presentata dalla stessa (Euro Impianti Plus S.r.l.) in merito alla gara d’appalto in oggetto», dove era presente per conto dell’azienda Vincenzo Cavallotti (che non avrebbe potuto partecipare);

– verbale della riunione tenutasi il 19.4.2011 presso gli uffici di Napoli dell’Italgas,
intitolato “offerta per la manutenzione rete del C.O. di Enna lotto 1”, finalizzata a «approfondire e discutere l’offerta presentata dalla stessa (Euro Impianti Plus S.r.l.) in merito alla gara d’appalto in oggetto», dove erano presenti per conto dell’azienda Vincenzo Cavallotti e Margherita Cavallotti; 

– verbale della riunione tenutasi il 13.6.2011 presso gli uffici di Torino dell’Italgas, intitolato “manutenzione rete – lotti C.O. Sanremo e C.O. Chiavari, finalizzata a «approfondire e discutere l’offerta presentata dalla stessa (Euro Impianti Plus S.r.l.) in merito alla gara d’appalto in oggetto», ove erano presenti per conto dell’azienda, anche in questo caso, Vincenzo Cavallotti e Margherita Cavallotti; 

– verbale della riunione tenutasi il 23.6.2011 presso gli uffici della Snam rete Gas, a Milano, nell’ambito della quale si è discusso sulle lavorazioni eseguite dall’Euro Impianti Plus S.r.l., ove erano presenti per conto dell’azienda Vincenzo Cavalotti e l’ing. Vinci. 

E la storia continua, purtroppo. Con la speranza che gli ulteriori sei mesi di commissariamento possano servire a “buttar fuori” la mafia dall’Italgas.

 

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Nato a Ragusa il Primo febbraio del 1983 ma orgogliosamente Modicano! Studia al Liceo Classico "Tommaso Campailla" di Modica prima, per poi laurearsi in Giurisprudenza. Tre grandi passioni: Affetti, Scrittura e Giornalismo. "Il 29 marzo del 2009, con una emozione che mai dimenticherò, pubblico il mio primo romanzo: “Ti amo 1 in più dell’infinito…”. A fine 2012, il 22 dicembre, ho pubblicato il mio secondo libro: "Passaggio a Sud Est". Mentre il 27 gennaio ho l’immenso piacere di presentare all’Auditorium “Pietro Floridia” di Modica, il mio terzo lavoro: “Blu Maya”. Oggi collaboro con: l'Agenzia Giornalistica "AGI" ed altre testate giornalistiche".

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