Il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Modica, Ignazio Galfo, a nome di tutto l’organismo, esprime stupore e perplessità in ordine al provvedimento del Presidente del Tribunale di Ragusa, che ha confermato integralmente il provvedimento del Ministero di Giustizia, dell’8 agosto 2013, impugnato dall’Ordine di Modica, anche nelle parti sospese dal CGA. La decisione del Presidente Tamburini infatti, non tiene nella dovuta e corretta considerazione quanto deciso dal massimo Organo della Giustizia Amministrativa in Sicilia perchè ripropone le parti sospese del provvedimento ministeriale e perchè non tiene conto del pregiudizio lamentato dall’Ordine ricorrente, che è stato riconosciuto dal Cga, poiché era la condizione necessaria per l’emissione del provvedimento cautelare.
“Oltretutto sorprende – dice Galfo – che tale provvedimento sia stato adottato senza la necessaria compulsazione degli Ordini degli Avvocati coinvolti e degli altri Organi preposti alla vigilanza sull’organizzazione dell’attività giudiziaria. Dispiace, inoltre, che in tal modo, si sia perduta un’occasione straordinaria per rendere più efficiente e soprattutto più economica e meglio organizzata l’attività giurisdizionale del Tribunale di Ragusa”.
L’Ordine degli Avvocati di Modica ha già dato mandato ai propri legali, Antonio Borrometi e Francesco Stornello, di intraprendere le necessarie azioni giudiziarie a tutela dei propri interessi e soprattutto per il miglioramento della Giustizia nel nostro territorio.
Ne stupore ne meraviglia sulla scelta del Presidente del Tribunale di Ragusa di non servirsi della struttura modicana per migliorare la giustizia in provincia di Ragusa. D’altra parte cosa si poteva aspettare dal Presidente dal momento in cui smentisce se stesso quando tempo fa affermava che il Tribunale di Ragusa presentava forti criticità strutturali? Stai a vedere adesso che per risparmiare qualche euro per conservare i fascicoli utilizzeranno la struttura modicana antisismica per metterli in sicurezza. Le persone che lavorano al tribunale di Ragusa contano poco sia sul piano della sicurezza sia sugli ambienti di lavoro possono benissimamente essere ammassati. Tanto la legge non è uguale per tutti, infatti un cittadino che deve aprire un locale deve fare i salti mortali per avere le certificazioni, invece per i tribunale si può tranquillamente vivere nella illegalità. Forse il comitato se vuole vincere la battaglia deve smettere di usare i ramoscelli di ulivo e il buon senso e deve adottare con fermezza gli strumenti della denuncia e chi ha responsabilità paghi. Infine Perchè dovremmo rimanere in un territorio che ci avversa? Tutto si vuole a Ragusa intasandola lasciando macerie agli altri. Con il riordino delle soppresse province la città di Modica deve fare altre strade e il Sindaco deve guidare con la fascia tricolore la protesta. Sveglia.