“Gli osservatori più audaci, piangono solo adesso lacrime di coccodrillo”

“Gli osservatori più audaci, piangono solo adesso lacrime di coccodrillo, dispensando frasi di circostanza, magari per nascondere un silenzio che dura da anni sulle reali motivazioni che inducono i Governi dei Paesi democratici ad abbandonare le Nazioni del Corno d’Africa al loro destino”. Sono le parole molto forti indirizzate dal sindaco della città di Pozzallo (Ragusa) Luigi Ammatuna e dal presidente del consiglio comunale, Gianluca Floridia. “Il Maresciallo dei Carabinieri Carmelo Floriddia ci ha dato una grande lezione di civiltà, quando – con la semplicità e la spontaneità di chi giornalmente serve lo Stato compiendo il proprio dovere – ha raccontato di aver prestato soccorso a dei cittadini semplicemente non italiani, non a dei clandestini/irregolari/immigrati. Così come il gesto di solidarietà dei bagnini e dei semplici cittadini – dichiarano i due amministratori -, che hanno prestato soccorso e salvato vite umane e la smisurata umanità di tanti nostri concittadini che hanno donato abiti, scarpe, giocattoli, a coloro che sono ospitati al Centro di Accoglienza (pur la Prefettura garantendo tutto il necessario, ci dicono dalla Protezione civile), rendono evidente una cosa: gli italiani meritano di più dal loro governo. Le immagini della tragedia alle quali abbiamo assistito nei giorni scorsi sulle nostre coste hanno fatto il giro del nostro Paese. Immagini e sequenze da vera e propria guerra civile. Le tredici vite spezzate di nostri fratelli migranti, arrivati dall’Africa a qualche metro dalla spiaggia di Sampieri, ci interrogano e aprono in questo momento le porte al doveroso silenzio dei giorni del lutto. Non si può, tuttavia, più rimandare una seria riflessione sulle cause della profonda disperazione che travolge nel proprio paese di origine la vita di migliaia di essere umani ai quali non resta altra scelta che sfidare il “cimitero liquido” del Mediterraneo – concludono -, sapendo quali sono i rischi di morte che portano fino alle nostre coste”.

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Nato a Ragusa il Primo febbraio del 1983 ma orgogliosamente Modicano! Studia al Liceo Classico "Tommaso Campailla" di Modica prima, per poi laurearsi in Giurisprudenza. Tre grandi passioni: Affetti, Scrittura e Giornalismo. "Il 29 marzo del 2009, con una emozione che mai dimenticherò, pubblico il mio primo romanzo: “Ti amo 1 in più dell’infinito…”. A fine 2012, il 22 dicembre, ho pubblicato il mio secondo libro: "Passaggio a Sud Est". Mentre il 27 gennaio ho l’immenso piacere di presentare all’Auditorium “Pietro Floridia” di Modica, il mio terzo lavoro: “Blu Maya”. Oggi collaboro con: l'Agenzia Giornalistica "AGI" ed altre testate giornalistiche".

1 commento

  1. La mia terra è in lutto, per le 13 vite che non ce l’hanno fatta ieri e per tutte le altre che il mediterraneo da anni conserva, per il fallimento delle politiche umanitarie, per l’immobilità in cui sembriamo trovarci. E se fossimo noi al loro posto? Con i nostri piccoli in braccio e con i nostri fratelli che a bracciate si dirigono verso le terre della speranza? Oltre alla solidarietà c’è bisogno di altro.

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