Sono fuggiti una volta approdati al porto di Pozzallo i 165 migranti, tra cui 37 donne e 5 bambini, eritrei e somali intercettati questa mattina a 12 miglia dalla costa dalle autorità maltesi ed accompagnati fino al porto ibleo. I 165 immigrati fuggiti si aggiungono ai 135 ancora latitanti, accolti al centro di prima accoglienza. ”I migranti fuggiti non volevano farsi identificare – dice il responsabile del centro di pronta accoglienza di Pozzallo, Giovanni Gambuzza – perché farlo significa precludersi il raggiungimento verso la Germania e la Francia dove pensano di stabilirsi”. Il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, in una nota diffusa da palazzo di Città, invita il ministro Angelino Alfano a toccare con mano la realtà del centro di prima accoglienza pozzallese. “Pozzallo è una città accogliente – ha detto il sindaco Ammatuna – da sempre impegnata in importanti azioni di solidarietà nei confronti di quanti solcano i mari, anche tra le intemperie, alla ricerca di una condizione di vita migliore. Molti di essi, purtroppo, perdono la vita nel corso della traversata. L’impegno delle Istituzioni è stato sempre massimo: quello del Comune di Pozzallo, così come quello della Prefettura e della Questura di Ragusa, che sono sempre accanto a noi. Dopo la visita di ieri a Siracusa del Vice Premier Angelino Alfano, dove è stato fatto il punto sui flussi migratori e sulle condizioni di accoglienza degli immigrati, oggi colgo nuovamente l’occasione di invitare il Ministro dell’Interno a Pozzallo, come ha già fatto l’Onorevole Nino Minardo qualche giorno fa, al fine di constatare come lavora il centro di prima accoglienza e soccorso.
Spero veramente che il Sindaco Ammatuna venga esaudito nella sua richiesta al Ministro, concordo pienamente nelle sue parole!