Guerra dei rifiuti in provincia? Sit in per mancate assunzioni e debiti

La SAP di Agrigento inizia male. La ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti a Vittoria, al posto dell’Amiu, si vede contro i sindacati, il comune ed i lavoratori. Il segretario provinciale della Funzione Pubblica Cgil Giovanni Lattuca ha proclamato lo stato d’agitazione e la procedura di raffreddamento perché questa mattina il titolare della ditta, Mirabile, ha chiesto di firmare il contratto ad alcuni lavoratori con un inquadramento diversi e con un livello più basso, da 4 a 2, specificando: “o firmi o te ne vai a casa”. Minacce dunque sarebbero state rivolte ai netturbini, secondo quanto riporta la Cgil. 12 lavoratori rischiano di perdere il posto di lavoro perché la ditta li ha definiti non idonei, dopo le visite mediche e sono lavoratori che da anni lavorano nel settore. Il sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia ha garantito, in un verbale, in mano ai sindacati, che tutti i dipendenti devono essere assorbiti dalla nuova ditta. La SAP ha anche integrato 14 lavoratori stagionali, i cosìddetti semestrali. Nel corso della notte tra martedì e mercoledì un segnale forte è arrivato alla ditta dei rifiuti. Sono stati incendiati sette nuovi cassonetti dei rifiuti solidi urbani. E’ l’inizio di una nuova guerra dei rifiuti?
Le barricate si alzano ad Ispica, Pozzallo ed Acate dove sono previsti gli scioperi dei netturbini. Nella città marinara sit in mercoledì 16 ottobre, il 21 ottobre ad Ispica ed Acate. Due le mensilità arretrate. A Modica il sindaco Ignazio Abbate ha garantito l’arrivo di somme per permettere il pagamento della 14esima ed agosto. Queste le condizioni imposte all’impresa ecologica Puccia che rivendica 2 milioni di euro, quale debito che il comune avrebbe con la ditta.
208mila euro ammonta il bonifico che il sindaco di Scicli Franco Susino ha emesso nei cofronti della ditta ECO SEIB per pagare il saldo della 14esima mensilità e luglio. In questo caso i netturbini avevano già trascorso due notti nella stanza del sindaco per protesta ed erano stati ricevuti, con il primo cittadino SuSino e con i sindacati, in Prefettura dov’è stata trovata la soluzione.

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