L’operazione “Verbero” che ha sconvolto la mafia a Palermo, in particolare le famiglie mafiose di “Pagliarelli”, “Corso Calatafimi” e “Villaggio Santa Rosalia”, ha portato in galera ben 39 persone, considerati affiliati a Cosa Nostra.
Fra questi i tre capi, in un vero e proprio triumvirato, erano Alessandro Alessi, 40 anni, Giuseppe Perrone, 41 anni e Vincenzo Giudice, 37 anni.
Ed è così che tramite il social network più diffuso, Facebook (ed i rispettivi profili pubblici), si può notare come la stragrande maggioranza dei soggetti coinvolti inneggino ad onore e rispetto, insultino le forze dell’Ordine (augurando in alcuni casi la morte), dileggino i pentiti ed i magistrati.
Insomma…l’onore inizia da Facebook, con link e foto che non lasciano dubbi all’immaginazione.
Ne vediamo qualcuno…
Iniziamo con uno dei (presunti) capi, nel cosiddetto Triumvirato del quale prima parlavamo.
Giuseppe Massimiliano Perrone su Facebook è “Ciccio Tsunami”. Già l’immagine di copertina dice tutto: un uomo con in mano due pistole.
Per poi continuare con link esplicativi che mostriamo…
Andrea Calandra è “mister Sbaciucchio” con i suoi mille e più baci a diverse donne (come da foto). Ma poi ci sono le canzoni inneggianti alla mafia “Simm’a mafia” e le foto con altri arrestati che ne testimoniano i rapporti.
Poi si passa a Cosimo Di Fazio che ieri dava l’annuncio del provvedimento (ma anche della presenza su Facebook) con alcuni “puntini” sulla propria bacheca. Ed ovviamente i commenti erano tutti orientati alla innocenza del Di Fazio che però, scorrendo a ritroso sulla bacheca, invitava a ribellarsi contro le forze dell’Ordine (“Poliziotto con la divisa sei un leone ma nella vita ke uomo sei.., di merda…merda”), poi ancora link inneggianti al rispetto (di “pane e malavita”) ed una foto di una auto dei Carabinieri travolta dalla piena di un fiume con la scritta “la merda viene sempre a galla”. E poi ancora il prendere per i fondelli un arrestato dai Carabinieri, giudicato come “cosa inutili” perché “sempri mbriacu”.
Così passiamo a Giuseppe Bruno, anche lui su Facebook riesce a dare il meglio di sé…con link a foto di uomini armati e link inneggianti, come sempre, al rispetto.
Da Giuseppe Bruno, passiamo a Francesco Ficarotta (su Facebook Ciccio Ficarotta), autodefinitosi “a bumma” per la statura fisica non propriamente snella. Anche Ficarotta, come dalle foto che mostriamo, condivide spesso link inneggianti al rispetto ed all’onore.
Uno dei più attivi sul noto social network è Carmelo Migliacco. Il Migliacco , che potremmo definire come lo “spacchioso” del gruppo, inizia la propria attività si Facebook ricordando che “uomini d’onore si nasce, non si diventa”, poi i soliti link sul rispetto ed alcuni inneggianti al rispetto per chi sta in galera, per i detenuti che pagano senza “parlare” con onore e dignità. Chissà se sarà la stessa che avrà lui in questa “nuova vita”.
Angelo Milazzo inneggia al “farsi i cazzi propri” con link esplicativi.
Il profilo del napoletano Luigi Parolisi è condiviso con la compagna, la quale dà l’annuncio dell’operazione condividendo un articolo sui 39 arresti di ieri. Ma anche in questo caso (come da foto) non manca la condivisione di link particolari…
Aleandro Romano, che ha il profilo condiviso con la compagna Stefania Motisi, pubblica corse di cavalli e motorini, tutte filmate con video diffusi on-line. Non mancano, poi, le foto per inneggiare a “l’onore ed al rispetto”.
Antonino Spinelli è l’ultimo di cui ci occupiamo. Anche nel suo caso, le foto non lasciano molto all’immaginazione e sono molto esplicative…
Tutte le ordinanze:
Ordinanza di custodia cautelare in carcere per Alessandro Alessi, nato a Palermo il 22 settembre 1975; Giuseppe Perrone, nato a Palermo il 15 gennaio 1974; Vincenzo Giudice, nato a Palermo il 15 settembre 1978; Michele Armanno, nato a Palermo il 13 settembre 1942; Giovan Battista Barone, nato a Palermo il 24 giugno 1963; Salvatore Sansone, nato a Palermo il 16 aprile 1987; Tommaso Nicolicchia, nato a Palermo il 27 gennaio 1984; Andrea Calandra, nato a PAlermo il 13 marzo 1980; Giosuè Castrofilippo, nato a Palermo il 12 gennaio 1960; Giovanni Giardina, nato a Palermo il 2 aprile 1978; Alessandro Anello, nato a Palermo il 29 agosto 1980; Carlo Grasso, nato a Palermo il 29 ottobre 1988; Antonino Spinelli, nato a Palermo il 27 gennaio 1982; Matteo Di Liberto, nato a Palermo il 7 ottobre 1979; Rosario Di Stefano, nato a Palermo il 17 marzo 1978; Aleandro Romano, nato a Palermo il 29 settembre 1986; Stefano Giaconia, nato a Palermo il 6 dicembre 1984; Giuseppe Giaconia, nato a Palermo il 3 luglio 1983; Concetta Celano, nata a Siracusa il 24 settembre 1960; Giuseppe Castronovo, nato a Palermo l’11 dicembre 1971; VIncenzo Bucchieri, nato a Palermo il 18 novembre 1948; Paolo Castrofilippo, nato a Palermo il 3 luglio 1982; Daniele Giaconia, nato a Palermo il 12 marzo 1988; Giovanni Correnti, nato a Palermo il 27 novembre 1962; Antonino Calvaruso, nato a Palermo il 17 luglio 1956; Gaetano Vivirito, nato a Palermo il 4 dicembre 1953; Luigi Parolisi, nao a Napoli il 24 settembre 1985; Carmelo Migliaccio, nato a Palermo il 22 febbraio 1989; Salvatore Ciancio, nato a Palermo il 21 giugno 1978; Domenico Nicolicchia, nato Palermo il 14 agosto 1965; Giuseppe Bruno,nato a Palermo il 23 giugno 1979; Pietro Abbate, nato a Palermo il 27 luglio 1992; Antonino Abbate, nato a Palermo il 19 febbraio 1983.
Sottoposti all’obbligo di dimora Mauro Zampardi, nato a Palermo il 28 marzo 1989; Angelo Milazzo, nato a Palermo il 29 novembre 1980; Cosimo Di Fazio, natoa PAlermo il 20 giugno 1986; Giovanni Catalano, nato a Foggia il 27 luglio 1966; Giuseppe Di Paola, nato a Palermo il 16 gennaio 1979; Francesco Ficarotta, nato a Palermo il 3 gennaio 1987.