“In Ostia c’è un gruppo criminale, riconducibile alla famiglia Spada (alleata alla Famiglia Fasciani) capeggiato da “Romoletto”, ossia Carmine Spada e dal fratello Roberto Spada, il primo impegnato soprattutto nei prestiti usurai e il secondo (Roberto Spada) nel traffico della droga”.
A parlare non è un giornalista, non è un politico, non è un investigatore o una Associazione Antimafia. A parlare è la Dda del Tribunale di Roma che (come potrete vedere dalle foto), fa il “punto” sulla pericolosità degli Spada, gli zingari.
Lo fa in occasione di un duplice omicidio che avvenne nel 2011 in via Forni ad Ostia. La stessa strada in cui, giorni fa, è stata chiusa la Scuola di danza e palestra degli Spada perché abusiva.
“Gli Spada, a detta del dichiarante – si legge ancora nella ordinanza – controllavano una zona di Ostia nei quali i cittadini erano terrorizzati solo a sentire il loro nome, essendo noti per avidità e violenza”.
Si, stiamo parlando proprio di questa famiglia, gli Spada, gli zingari, il cui reggente Roberto (il pugile) con tracotanza ha annunciato la candidatura su Facebook a Presidente del Municipio di Ostia.
Al netto della stupidaggine della candidatura in sè, sulla quale anche noi come sito di informazione abbiamo scherzato giorni fa (LEGGI L’ARTICOLO) e della certezza che nessun partito politico voglia investire su un mafioso, è giusto far conoscere a tutti un atto oggettivo come quello del Tribunale di Roma che pone fine alla storiella, oramai quasi stucchevole, se gli Spada siano o meno mafiosi.
Gli Spada (e Roberto in primis) sono reputati mafiosi e, sino a smentita degli inquirenti o del Tribunale, come tali devono essere considerati (nelle foto sotto Roberto Spada, il cugino Ottavio, il fratello Ottavio, il cugino Di Silvio).
Non è un caso, infatti, che sei ore dopo aver assistito al tentato omicidio sotto casa sua, la notte del 16 luglio 2013, la giornalista di Repubblica Federica Angeli sia finita sotto scorta. Proprio lei che fu la prima a denunciare quel clan attraverso un’inchiesta sul malaffare di Ostia, nel corso della quale fu sequestrata da Armando Spada in una stanza dopo essere stata minacciata di morte “te sparo in testa”.
Chi va dagli Spada nelle loro attività, sappia bene chi sono.
In queste pagine, che potrete vedere in foto, leggerete la paura ed il silenzio del fruttivendolo la cui attività entrambi i clan – quello che ha ucciso due uomini e le due vittime – volevano acquisire. Leggerete la violenza e le percosse che gli Spada hanno messo in atto. Nelle stesse pagine potrete vedere tutti i rapporti di parentela ed i fiancheggiatori degli stessi.
Adesso la politica, almeno sugli Spada, sembra finalmente unita.
Per il Pd sono mafiosi. Per il Movimento 5 Stelle (e per Grillo in primis) sono mafiosi.
Il prossimo 27 giugno, infatti, il Movimento 5 Stelle, alle 21, scenderà in piazza ad Ostia per una grande fiaccolata dell’Onestà. Il corteo partirà alle ore 21 dal Porto turistico di Roma e arriverà in Piazza Ravennati ossia al Pontile di Ostia, percorrendo il lungomare.
Ed è lo stesso Beppe Grillo a spiegare: “Ricorderemo a tutti, ancora una volta, che in questo Paese l’unico baluardo di legalità porta il nostro simbolo. Non sono invitati coloro che hanno contribuito a distruggere uno dei più grandi Municipi della Capitale”.
“In queste ore – precisano i 5 Stelle – esponenti del clan Spada hanno espresso pubblicamente il loro sostegno al M5S. Ebbene, del loro sostegno non ce ne facciamo nulla. Lo respingiamo al mittente. E mentre altri si fanno pagare cene e campagne elettorali, gli ricordiamo che, al contrario, il MoVimento 5 Stelle ha un preciso codice etico e morale e crede fermamente che Ostia debba tornare in mano ai cittadini onesti. Cari Spada, ci pare evidente che voi non possiate essere i benvenuti alla nostra fiaccolata. La lotta alla mafia e alla criminalità è uno dei nostri punti fermi, è nel nostro DNA”.