I funerali e la corruzione all’Ospedale di Vittoria. Gli infermieri prendono la “mancia” ma meglio non avere sbirri in mezzo ai piedi…

Dovete essere più sperti, altrimenti io per il ruolo che ho mi devo smuovere e se mi smuovo in maniera ufficiale, nel giro di tre giorni qua atterrano 40 cristiani ed in casa mia sbrirri meno ce ne sono, meglio è…”.

Iniziamo così, con queste affermazioni, la seconda parte dell’inchiesta sulle Agenzie Funebri a Vittoria.

Lo avevamo detto in conclusione della prima parte della nostra inchiesta (LEGGI ARTICOLO): all’interno dell’Ospedale di Vittoria accade di tutto, è un verminaio di corruzione ed illegalità.

A definirlo come tale, nelle affermazioni lette in apertura ed in tante altre che seguiranno, è Giuseppe Algieri, dirigente medico della direzione Sanitaria Comiso-Vittoria e colui il quale ha la responsabilità della camera mortuaria. Chi meglio di lui ha il “polso” dell’illegalità presente all’interno dell’Ospedale?

Vogliamo precisarlo subito, le parole del dottor Algieri (che potete ascoltare nel video) sono certamente moralmente deprecabili e sottintendono un’illegalità diffusa e mai denunciata, però – sempre dalle stesse parole – appare chiaro come Algieri non abbia nessun guadagno economico dalla corruzione presente nell’Ospedale.

L’unica colpa che qualcuno potrebbe contestare è la mancata denuncia (ma Algieri, sempre per onestà, la spiega con la mancanza di responsabili certi).

Utilizziamo la registrazione, verificata mille volte prima della pubblicazione, per fare capire però come “gli sbirri” non siano un “problema” come viene definito da Algieri, bensì potrebbero (e dovrebbero, davanti a denunce come la nostra odierna) intervenire per porre fine a questo andazzo.

COSA ACCADE NELL’OSPEDALE?

Come racconta Algieri, nell’Ospedale di Vittoria c’è un andazzo da interrompere a tutti i costi.

Sappiamo macari che ci sono infermieri che arrivati ad un certo orario parte la telefonata e c’è la mancia…”. Afferma il dirigente Algieri.

Proprio così, ci sono diversi infermieri che si prestano a questo “giochetto”: sta per morire una persona? Qualche minuto prima, l’infermiere di turno chiama l’Agenzia (o l’impresario di pompe funebri) compiacente e questi, trovandosi sul posto per primi, prendono “il morto” ed il funerale.

Tutto dietro – per usare le parole di Algieri – una “mancia per l’infermiere” compiacente, più o meno 500 euro.

Si, 500 euro ed a precisare la cifra è sempre Algieri: “Per un funerale – spiega – ci vogliono mediamente 5mila euro”. E chi ci “usca più di tutti”? E’ proprio l’infermiere.

Questo per Algieri.

Ma non è così, se consideriamo che ci sono impresari funebri di Vittoria che sono dei veri e propri aficionados dell’Ospedale.

Sono velocissimi e sono quelli che si “spartiscono” la stragrande maggioranza dei funerali provenienti dal nosocomio cittadino.

Quali? Facilissimo, basta prendere gli elenchi con i servizi funebri comunali…

Per Algieri, uno di questi era – neanche a dirlo – Gionbattista Ventura con il suo fedele scudiero (dell’epoca) Maurizio Cutello.

IL CONSIGLIO DEL DIRETTORE…

Il Direttore Algieri offre il proprio consiglio all’impresario con cui parla, cioè Giovanni Ivan Refano.

Ed il consiglio è quello di “sapersi quartiari”.

Quartiari che significa?

Lo spiega Algieri a Refano (come si può ascoltare): “Nun fari addumari i lampadini a certa gente, Polizia e Carabinieri. E voi ati a travaggiari puliti pe cazzi vostri, ata a fari u vostru giru pe cazzi vostri”.

E lui può anche far finta di nulla ma, spiega,io puozzu ciurri un occhio ma non tutti e due…”.

“Nei reparti” spiega ancora il dottor Algieri “ci dovete stare il meno possibile, macari ca c’è u moribondo (anche che c’è quello che sta morendo) ata lapuniari ma nun ata a stari qua…(dovete girare attorno ma non stare lì fermi…)”.

Sapiriti quattariari, insomma…

LE ACCUSE DI DUE IMPRESARI (che pagano gli infermieri…)

E’ sempre Algieri a raccontare che “ci sono due impresari di Vittoria che sono venuti a lamentarsi” da lui.

Ed uno afferma: “nenti nenti ca mangiati pure voi” (non credo che mangiate pure voi?).

La reazione di Algieri (come scrivevamo all’inizio, è sinonimo del suo non interesse economico..) è durissima: “Gli ho detto di ridirmelo a solo e gli sparo un colpo di pistola”.

NON DENUNCIO PER “CAMPARE TRANQUILLO…”

Ma a questo punto perché Algieri non denuncia, non interviene, non pone fino a questo schifo?

La domanda è ovvia e la risposta la fornisce sempre Algieri.

“E quando lui mi ha detto allora perché permettete ste cose? Per campare tranquilli – risponde Algieri -, perché tu a manciari, io devo mangiare e tutto il resto della comitiva deve mangiare e se dobbiamo mangiare tutti, dobbiamo mangiare tutti tranquilli e sereni”.

Quando facciamo succedere l’inferno che atterrano qui 30 sbirri – continua Algieri -, cu c’ha ‘ppizza? Dopo pochi giorni di processo è fuori dai coglioni!

Allura picciotti, quartiamuni.

To fatti o to, tu fatti o to, tu fatti o to. Tu nun futtiri u mio però…

LE AGENZIE SENZA AUTORIZZAZIONI

Facendo un passo indietro, nella precedente “puntata” vi abbiamo parlato dell’Agenzia “Ventura” dei fratelli Refano e Teresi (come prestanome di Angelo Ventura u checco).

Dopo il nostro articolo, l’agenzia “Ventura” è stata chiusa ed i Fratelli Refano, Ivan e Salvatore, hanno aperto una nuova Agenzia, dal nome “Santissimo Rosario”.

La nuova Agenzia è stata aperta, ma è totalmente priva delle autorizzazioni.

Ed allora come operano i Refano?

Semplice, purtroppo: operano collegati ad altre agenzie. Nel caso in specie, i Refano, ad esempio, operano collegati all’Agenzia Funebre di Amodei (ma non sono gli unici. Ci si domanda: perchè Amodei offre così il proprio nome? Perchè si rende complice? A queste domande Amodei risponderà, prima o poi, magari alle Autorità competenti).

Purtroppo molte Agenzie Funebri a Vittoria operano senza autorizzazioni o senza pagare i diritti mortuari. Alcune addirittura da anni.

Si va da notevoli irregolarità, alle più piccole. La lista è lunga. Ne citiamo solo qualcuna…

Un’altra agenzia senza autorizzazioni, sembra essere quella di Bartolomeo Melfi (parente dei più famosi Melfi, tristemente noti nella realtà vittoriese). L’Agenzia di Bartolomeo Melfi si chiama “Giovanni Paolo II”.

Con irregolarità ci sono ancora quella di Gino Ventura, già indagato per mafia (fratello del capomafia Filippo e del reggente Gionbattista) dove c’è anche il figlio Angelo.

Quella di Filippo Russo, che fino a marzo era proprietario della “Serenissima”, intestata alla figlia, Francesca Russo. Da marzo l’Agenzia è stata chiusa e Filippo Russo lavora con la “Resurrezione di Cristo” a Scoglitti, di Andrea Bondì (anche questa non totalmente in regola).

Pepi, venne sanzionato a febbraio.

Infine c’è Salvatore La Marmora. Gestisce un’agenzia, nei fatti “fantasma”.

Va detto inoltre che molte Agenzie funebri, pur offrendo il servizio di ambulanza, non la possiedono e si servono di un’Agenzia “ponte” che la mette in “condominio” per tutte.

Da tempo la Polizia Municipale di Vittoria, con in testa il Comandante Cosimo Costa, sta effettuando controlli a tappeto nel mondo delle Agenzie funebri.

Proprio in questi giorni la “Municipale” sta sanzionando chi non ha le “carte” in regola.

La strada è lunga. Noi facciamo i nomi per dare la possibilità e, soprattutto, la scelta a tutti: affidare i propri soldi a chi sta nella legalità e non a chi sta nell’illegalità…

2 COMMENTI

    • Un altra mafia bianca a Vittoria sono i magazzini di imballaggio di ortaggi.
      Contratto firmato con tutte le regole. MA gli operai vengono minacciati di perdere il lavoro se non rifiutano alle ferie. Ore lavorative dichiarate al 20 % paga a 4 / 5 € a l”ora è in più il sorrisino al capo mastro!!!!
      Per poi non parlare di tutte le romene pagate a 20 € al giorno per 10 ore di lavoro sotto il sole a 40*!!!

      E poi abbiamo i medici dell’INPS i rilascio di certificati falsi per idoneate all’accompagnamento o invalidità…..la mia vicina di casa ad esempio è una di queste che ha un certificato falso

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