I furbetti del cartellino (tra lentezze della giustizia, eccesso di garantismo e mancanza di etica politica)

Quando sempre più spesso ci troviamo ad affermare che nel nostro Paese è diffuso un malcostume politico e sociale senza precedenti nella storia repubblicana, non può considerarsi un qualunquismo ma un’amara realtà.

Oramai l’illegalità si registra dalla Valle d’Aosta alla Sicilia con una frequenza così allarmante che nessuno ne può negare l’esistenza.

La Giustizia procede con grande lentezza per il numero di processi che deve celebrare e molto spesso tale lentezza determina mancata giustizia in quanto i reati vanno in prescrizione; si registra nella società e soprattutto tra i  politici e gli amministratori un eccessivo senso di garantismo non sempre condivisibile ed è palese un’assenza di etica politica che non potrà produrre nulla di positivo.

E ciò che indigna non è solo la presenza di questa diffusa illegalità quanto i rimedi che vengono posti in essere perchè questa possa essere debellata.

In questi giorni a Modica, grazie ad un servizio andato in onda domenica scorsa nel corso della trasmissione Mediaset “Domenica Live” condotta da Barbara D’Urso , il cui video sta spopolando sui social, si sta parlando  del caso Modica nell’ambito dei furbetti del cartellino, per i quali la Procura della Repubblica di Ragusa nel 2010 avviò un’inchiesta con la quale rinviò a giudizio  106 dipendenti di Palazzo San Domenico  per truffa aggravata ai danni dello Stato.

Ad oggi il processo non è stato celebrato e fra poco più di un anno andrà in prescrizione facendo finire tutto a tarallucci e vino, come spesso purtroppo accade.

Al Sindaco di Modica, che in questa vicenda del servizio di canale 5 si è detto strumentalizzato, è il caso di ricordare che la giornalista ha fatto il suo mestiere e che caso mai andrebbe rivisto il proprio comportamento che da più parti è stato giustamente criticato.

Peraltro, anche le critiche ad Abbate registrate sui social dai suoi concittadini sono da ritenersi legittime in quanto il primo cittadino ha defaillances quotidiane, certamente “figlie” del suo egocentrismo, della sua arroganza, del suo protagonismo, della sua gestione allegra del denaro pubblico, anche di quello che non c’è.

Io credo che al di là delle sentenze, in un amministratore debba potersi individuare sempre un comportamento dal quale possa evincersi quell’etica politica che è diventata una rarità nel nostro Paese.

Nella fattispecie, sarebbe stato apprezzabile che il Sindaco di Modica, nelle more delle sentenze che emetterà il tribunale, avesse assunto qualche provvedimento volto a dimostrare ai suoi concittadini quella dissociazione dai comportamenti dei presunti furbetti del cartellino.

E’ avvenuto invece l’esatto contrario: qualcuno è stato destinatario di gratifiche !

Pertanto, se non si è disposti a subire le critiche, diventa fondamentale per evitarle predisporsi a qualche esame autocritico.

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