Di Mercurio. Tenete bene a mente questo cognome e due nomi da associare: Angelo e Salvatore, noti mafiosi di Vittoria.
Probabilmente molti non ricorderanno i Di Mercurio e noi vogliamo “ricordarveli” proprio a pochi giorni dal due gennaio, ricorrenza della Strage di San Basilio.
Salvatore Di Mercurio era uno degli “obiettivi” della strage di San Basilio quando, insieme a Giovanni Rimmaudo, per un banale contrattempo non arrivò al bar Esso in quel drammatico due gennaio del 1999.
E sarà lo stesso Di Mercurio, parlando in macchina con il Rimmaudo ed ascoltato dagli inquirenti grazie ad una cimice, a rivelare il tutto. A rivelare come, due ragazzi che niente c’entravano con i loro affari, vennero uccisi perché scambiati per i due.
I Di Mercurio sono due mafiosi (condannati, fra gli altri reati, per mafia e più volte al gabbio…) che, usciti dalle patrie galere, continuano ad esercitare le proprie attività con grande disinvoltura.
Da un lato rimangono all’interno del Mercato (Angelo), dall’altro (Salvatore) ha aperto una attività nella quale, ovviamente, vi sconsigliamo di andare per non finanziare e dare soldi a mafiosi come lui.
Angelo, pedigree criminale notevole, uscito da galera si occupa della società “Primizie Iblee”. Grazie a questa attività continua a gestire tanti altri interessi all’interno della filiera del Mercato.
Anche il fratello Salvatore, lo pubblicammo tempo fa (LEGGI ARTICOLO), è all’interno del Mercato e “gestisce un magazzino di lavorazione in conto terzi, lavorando i prodotti ortofrutticoli dell’azienda dei fratelli Libretti”.
I Di Mercurio, tanto per non farsi mancare nulla, sono coinvolti anche in fatti di droga.
Ma l’attività che Salvatore Di Mercurio sta particolarmente pubblicizzando si chiama “il Gusto Giusto” ed è in via G. Di Vittorio a Vittoria ed ovviamente non è intestata a lui. Come sempre le intestazioni dei locali vengono fatti a figli, nipoti e parenti (nel caso in specie a Martina Di Mercurio, ma come si vede chiaramente dalle foto è gestito da Salvatore Di Mercurio).
Basta vedere le foto che vengono pubblicate su Facebook (le foto CHE PUBBLICHIAMO SOTTO sono pubbliche nella pagina facebook del locale) per capire come questo locale sia diventato luogo di ritrovo per mafiosi e pluripregiudicati che, immancabilmente, durante il pranzo o la cena si immortalano e pubblicano le proprie foto sul noto social network.
Un motivo in più per non recarsi nel locale. A meno che non vogliate incrociare presenze così poco raccomandabili e soprattutto dare soldi a chi vi distrugge il “presente ed il futuro”.
Come abbiamo più volte detto per le attività della famiglia mafiosa Ventura, fare guadagnare questi signori vuol dire andare contro quanto diceva Giovanni Falcone che, fra i propri “motti”, aveva proprio quello di “impoverire la mafia ed i mafiosi”.