I nomi di boss e affiliati del clan Nardo. Nel libro “Un morto ogni tanto” i rapporti indicibili con politica e imprenditoria

lentini mafia

Il clan Nardo conta oltre duecento affiliati, opera in particolare fra Lentini, Carlentini, Sortino, Francofonte e (l’emergenza) Augusta”.

È solo uno stralcio del libro “Un morto ogni tanto” (Solferino editore) in tutte le librerie dal 25 ottobre. Il libro inchiesta di Borrometi che parla, fra i tanti argomenti, del clan Nardo di Lentini, dei rapporti mafia, politica ed imprenditoria nella città di Lentini e di Augusta.

Lentini ed Augusta sono le vere emergenze della parte nord della Provincia di Siracusa”.

“Il clan Nardo è ben radicato nella provincia, legato ai colletti bianchi che gestiscono appalti e politica, con interessi che spaziano dalla gestione dei rifiuti al riciclaggio”.

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In questa mappa (CHE BASTA CLICCARE PER APRIRE) i nomi dei reggenti, boss ed affiliati (che si sono succeduti nel tempo) del clan.

Nel libro i nomi e i rapporti con i colletti bianchi della realtà. Tanti, troppi per rimanere in silenzio.

Insomma, un libro che rivelerà un volto totalmente sconosciuto dei rapporti mafia e politica, degli imprenditori di Lentini, di Augusta e dei boss mafiosi con cui, troppo spesso, si intrattengono rapporti di collusione, di favoritismi o di subalternità.

Un morto ogni tanto

Paolo Borrometi – “Un morto ogni tanto” – Editore “Solferino – Corriere della Sera”.

Il libro è in tutte le librerie da ieri, 25 ottobre. E’ stato presentato a Roma alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho, del Consigliere del Presidente della Repubblica, Giovanni Grasso, del Comandante Generale dell’Arma, Giovanni Nistri e dell’attore e regista, Pif.

Parte del ricavato del libro sarà devoluta in beneficienza all’Associazione “Vittime del Dovere” che è “oggi punto di riferimento per coloro che si trovano soli ad affrontare le difficoltà conseguenti alla perdita del proprio congiunto”.

Si definiscono “Vittime del Dovere” (ai sensi della Legge 23 dicembre 2006 n. 266 art. 1 comma 563 – 564) gli appartenenti a: Magistratura, Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco e Polizie municipali” che hanno perso la vita in “eventi connessi all’espletamento di funzioni d’istituto e dipendenti da rischi specificamente attinenti a operazioni di polizia preventiva o repressiva o all’espletamento di attività di soccorso”.

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