I “Vuoti d’aria” di Giardina come metafora della vita

Nei giorni scorsi presso il Palacultura di Modica, l’ultimo appuntamento del Caffè Letterario Quasimodo prima della pausa estiva ha approfondito il libro ‘Vuoti d’aria’ di Michele Giardina:  “E’ un  libro attraversato da uno stile  tipicamente giornalistico, investito, però, dell’impronta romanzesca: frasi brevi, dirette, ma realistiche,  e caratterizzato  da  contenuti che rimandano a fatti realmente accaduti e vissuti dal narratore- autore”. Così il Presidente del Caffè Letterario Quasimodo Prof. Pisana ha definito l’opera, cercando di inquadrarla stilisticamente in una specifica categoria, uno specifico genere. Ma Vuoti d’aria non è inquadrabile utilizzando gli strumenti tecnici che il critico letterario può utilizzare a parametro. Vuoti d’aria è autobiografico, costruito con dialoghi scarni, volutamente crudi e diretti; usa una lingua mutuata dal reportage, ma anche dal cinema (come il riferimento al famoso monologo allo specchio di Robert De Niro in Taxi Driver, letto ed interpretato nell’occasione dal sempre ottimo Carlo Cartier), dalla musica (citazioni di Fabrizio De Andrè) e dalla quotidianità. Al lettore esigente e ossequioso delle definizioni schematiche non piacerà la definizione di romanzo; ma Michele Giardina  “guarda da un lato al giornalismo e alle sue tecniche, dall’altro alla letteratura e al suo impianto narrativo, oltre che ai procedimenti analitico-descrittivi tipici della scrittura saggistica”: tutto ciò fa in modo che romanzo sia una definizione persino stretta se non letta con apertura, con consapevolezza del lavoro che Giardina ha voluto offrirci. Giovanni Criscione ha fatto un breve excursus dei lavori di Giardina: “Cronache e riflessioni di un giornalista di provincia”(2004), i romanzi “La risacca” (2009), “Mare forza 7” (2010) e “L’uomo  di borgata” (2011). Uccio Barone conviene, nel suo intervento, sulla difficoltà di definire con caratteristiche ben individuate l’opera ma ritiene che possa essere inserita nel genere letterario del romanzo. Toni Speranza, il protagonista, è Michele Giardina. “Succosa ed emozionante” autobiografia la definisce Barone, così come autobiografica, corale e quotidiana è Perla di Mare, la sua Pozzallo, al contempo microcosmo ed espressione di un grande mondo in continua mutazione: da porto della Contea a vivace centro balneare raccontato anche dalle pagine di Raffaele Poidomani; da cittadina di emigranti a porta dell’Europa per migliaia di disperati alla ricerca di una vita migliore, di una vita. Il Mediterraneo da “lago di pace” lapiriano a realtà di squilibri, di tragedie, di migrazioni bibliche. Quindi i personaggi: il padre falegname, la sorella che si sposa per procura all’estero, Sal Giunta e la sua figura di pozzallese divenuto americano fino al punto di partire per il Vietnam e di tornarne reduce con tutte le problematiche psicologiche e di vita dei reduci (anche qui riferimenti holliwoodiani, cinematografici: Rambo di Stallone, Forrest Gump di Tom Hanks o il Walter interpretato da John Goodman ne Il Grande Lebowski dei fratelli Coen?); ma anche e soprattutto Tony Speranza- Michele Giardina che affronta i vuoti d’aria della vita, le sue difficoltà a volte superate, a volte insuperabili e con cui bisogna convivere, leggendole con il caleidoscopio di un mondo confuso come tutti i mondi individuali che esistono, uno per ogni anima senziente. C’è spazio anche per la denuncia: i falsi invalidi ed il sudiciume di una moralità pubblica e privata abusata, inesistente. Qui l’autore denuncia e dimostra di far parte di una Sicilia che rifiuta alcuni modi d’essere e alcuni vizi profondi e molto diffusi: quale Sicilia? Quella intransigente di Giardina o quella ruffiana e accomodante di Vincenzo Rabito, narrataci mirabilmente nel suo Terra Matta ? Ma questo è già un altro argomento che necessità di altre riflessioni. Vuoti d’aria è, al contempo, metafora della vita e testimonianza della vita vissuta da un individuo; vita che, sempre diversa per ognuno di noi, è, nelle grandi dinamiche, simile per tutti.

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO

Aggiungi una immagine