Identità esplosa (di Alessia Russo)

Benvenuti al teatro. Dove tutto è finto ma niente è falso” (Gigi Proietti)

Quanto è magico entrare in un teatro! silenzio profondo, l’attesa, Il sipario che si apre, i polmoni dell’attore hanno messo ossigeno….Così affascinante, così casuale…é come la vita!

In questi giorni sia al Marcello Perracchio di Ragusa che al Teatro Garibaldi di Modica, sono in corso Rappresentazioni Teatrali curate dalla Regia di Walter Manfrè; in scena attori eccezionali quali: Valentina Ferrante, Doriana La Fauci e Roberta Piruzza per “omaggio ai corpi INCORROTTI delle Beate” di Beatrice Monroy; Andrea Tidona, Chiara Condrò, Stefano Skalkotos, Cristiano Marzio Penna per “LA CENA” di Giuseppe Manfridi.

Una “Reinvenzione” della comunicazione teatrale racconta nel libro scritto da Ugo Ronfani il regista Walter Manfrè: “Ho creduto bene di fare dello studio dello spettatore un motivo imprescindibile del mio fare teatro”.

Gli incandescenti testi, su una idea dello stesso regista Messinese, portano in evidenza un teatro Intimo, portatore di arricchimento affettivo e artistico, in cui lo spettatore si fonde nella comunità più ampia che agisce sulla scena dando la possibilità di sperimentare Il “senso Metaforico” accentuandone gli aspetti integrativi.

Una Relazione di sguardi tra attore e spettatore che rappresenta però l’osservatore primario, silenzioso e inerme di fronte a “DRAMMI” appassionati del “TEATRO della PERSONA”.

Un gruppo ristretto di pubblico è caratteristica essenziale dell’idea di Manfrè, che sottolinea l’autentico rapporto fra quanto il testo propone attraverso gli attori e la ricettività degli “osservatori” abolendo così la separazione tra palcoscenico e platea, dando un “ruolo” ( attivo emotivamente) allo spettatore, condividendone lo “SPAZIO” scenico.

A spettacolo finito, si torna alla normalità nonostante ci si trovi ancora in scena, l’incontro con gli stessi attori usciti dal “ruolo” permette la restituzione INTEGRATIVA nell’essere stato PARTE DI….

Eclettica da sempre immersa nella sfrenata passione per LO PSICODRAMMA studiosa dei fenomeni SOCIALI, vivo il teatro e le forme Innovative di esso, come un mezzo espressivo immediato, capace di far perdere illogicità di un luogo, di un tempo, con l’irripetibilità di una storia….che si evolve o si involve ogni volta in maniera diversa.

Il costante ricorso alla “metafora drammaturgica” si configura OGGI come un’aggiunta importante sia sul piano euristico che interpretativo, e che sembra dettare una via di ricerca e di riflessione ormai ineludibile .

Da un lato, gli “attori sociali” – confusi dalla scomparsa e insieme dalla minaccia dell’altro – sembrano concentrarsi nella difesa affannosa di una loro reale o illusoria identità; gli “attori di Scena” dall’altro, ritornano per così dire nella realtà e si distaccano dalla finzione, cioè da quel ‘come se’ che li ha resi utili all’analisi dei ruoli sociali.

Il nuovo sguardo “teatrale” da parte di Walter Manfrè sull’individuo come parte centrale di un Gruppo; e sul “sociale” da parte mia, sintetizza una realtà o una verità sottesa: si può cambiare parte, stile di recitazione, dramma da recitare, ma “gli uomini – come osservò Shakespeare stesso – stanno sempre recitando”.

Posto che l’Ispirazione non dà preavvisi, RINGRAZIO per l’EMOZIONE vissuta in questi giorni:

“L’amico” Carlo CARTIER dal cognome francese, ma di ANIMA Siciliana. Un viandante che ha peregrinato nel suo infinito mondo interiore, dall’aria malinconica, lo sguardo di un bambino, e la gioia di un fiume in movimento. Personalità ARTISTICA eccezionale, nota ad un pubblico denso di luminosità. Risorsa inestimabile del “NOSTRO” territorio Ibleo, carriera Nazionale Cinematografica e Teatrale indiscutibile.

La semplicità GENIALE del Regista di successo Walter Manfrè, una passione “interna” come espressione scenica.

L’autentica e straordinaria spontaneità di Andrea TIDONA, che in pochi minuti ha saputo trapassarmi con l’essenza del talento, di un arte che rivela la profondità delle cose, una profondità che non ha fine.

La complicità e l’onestà intellettuale di straordinari attori quali Chiara Condrò, Stefano Skalkotos e Cristiano Marzio Penna.

„Perché a volte, nei momenti più impensati, per strada, puoi sentire l’anima lacerarsi, catturata dalla storia di qualcuno che ti è appena passato accanto.“
David Grossman

Alessia Russo (presidente Amèthystos)

www.associazionesocialeamethystos.wordpress.com

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