Sappiamo tutti, purtroppo, che la politica, o quella che sempre più impropriamente viene ancora definita tale, è divenuta sempre più una sorta di promozione d’immagine di quanti, sebbene in crescente solitudine per non poter essere condivisi da una parte rilevante di cittadini, continuano imperterriti e nella più assoluta sfrontatezza a promuovere il proprio operato politico.
Evidentemente in molti dell’attuale classe politica di ogni ordine e grado manca quel senso di onestà intellettuale e di obiettività che dovrebbero invece caratterizzare ogni soggetto politico degno di tale nome.
Anche nella nostra Modica, forse più che in altre realtà, assistiamo da oltre tre anni ad un’opera di autopromozione d’immagine del Sindaco Abbate, sebbene gli elementi certificati da organismi autorevoli quali la Corte dei Conti abbiano invece a più riprese posto in evidenza l’inadeguatezza politico-amministrativa di questa Giunta che sembra ormai destinata all’inesorabile destino del dissesto finanziario del Comune di Modica ove da subito non si adottassero radicali correttivi rispetto alle politiche dei tre anni precedenti, caratterizzati da inutili sprechi e politiche clientelari, piaghe che penalizzano fortemente il tessuto sociale ed indignano i cittadini che sempre più si allontanano dalla politica com’è dimostrato dalla non partecipazione al voto di circa il 50% degli elettori.
Sulla base di ciò che in verità non può assolutamente essere confutato, viene da chiedersi se Ignazio Abbate viva nella società reale o piuttosto, a forza di mentire persino a se stesso, non creda davvero di vivere nel paese delle meraviglie.
Gnaziu, svegliati ! Sei riuscito in poco più di tre anni, pur avendo avuto la fortuna di usufruire di grandi risorse economiche che pagheremo noi cittadini e le future generazioni, a condurre una città ad un livello che non si era mai visto prima e se sarai annoverato negli annali della storia, ciò avverrà solo per ricordare alle prossime generazioni l’incapacità d’un Sindaco che ha guardato solamente al proprio protagonismo e per aver realizzato la peggiore forma di politica clientelare del nostro tempo.
E della serie al peggio non c’è limite, nei giorni scorsi abbiamo dovuto assistere ad una indisponibilità della Giunta Abbate ad ascoltare le legittime lamentele di centinaia di genitori che si sono visti scippare il servizio di doposcuola ai loro figli.
Gli Amministratori dovrebbero avere l’obbligo e non la facoltà di ascoltare le istanze dei cittadini, fermo restando la possibilità dei primi di argomentarne l’impossibilità a recepirle.
Sottrarsi al confronto con i cittadini è un evidente elemento di arroganza politica e d’incapacità a sostenere le tesi che ne potrebbero giustificare le scelte operate dagli Amministratori.