Il Cimitero? Non sia la “tomba” della buona politica!

Sono appena rientrato dall’incontro, tenutosi presso l’auditorium Floridia, sul tema della privatizzazione del cimitero e devo ammettere che è stata una bella occasione per comprendere meglio cosa stia accadendo.

Ho potuto apprendere che questa “privatizzazione” è regolamentata da una convenzione, stipulata tra il Comune e la ditta aggiudicataria e che detta convenzione rimanda ad alcuni allegati, dove sono previste specifiche norme di attuazione del rapporto contrattuale. Anzi, pare che questi allegati siano la vera spina dorsale su cui si fonda l’intero meccanismo contrattuale, a tal punto importanti che, quando il Comitato di Vigilanza del Cimitero ha richiesto le copie degli atti,  il Comune di Modica ha rilasciato solo le copie della convenzione ma non anche quelle degli allegati, il cui contenuto rimane, quindi, un mistero anche per i legali che hanno cercato di studiare gli aspetti nevralgici di tutta l’operazione. Strano!

Al di là, poi, degli aspetti squisitamente giuridici, i cittadini che hanno preso la parola hanno sottolineato che le per loro l’za o la parola hanno sottolineato che ci, a vera natura e i reali  conseguenze più evidenti della privatizzazione del cimitero sono quelle dell’improvvisa impennata dei costi per l’acquisto dei loculi, le proibitive condizioni di pagamento imposte dalla ditta (50% dell’importo subito e la restante parte entro un termine molto, troppo  breve), l’impennata dei costi relativi ai servizi collaterali. Si è però precisato che il tema dei costi e delle modalità di pagamento non sono regolati né dalla convenzione né dagli allegati per cui, nel silenzio del contratto, si potrebbe intervenire presso la ditta concessionaria e porre un freno alle evidenti tendenze speculatorie della stessa.

Il Sindaco di Modica, presente solo fino alle 11,15 per concomitanti impegni istituzionali,  ha voluto sottolineare che la scelta di procedere alla privatizzazione del servizio cimiteriale è stata presa “dalle precedenti amministrazioni” e, aprendo le braccia come il Cristo del Corcovado,  si è impegnato a studiare la questione. In buona sostanza, abbandonando il suo proverbiale decisionismo, la sua nota capacità di risolvere i problemi prima ancora che gli stessi si presentino,  la sua ormai leggendaria ricchezza di atti e protocolli “già pronti nel cassetto” della campagna elettorale, il primo cittadino ha chiesto tempo, non sappiamo quanto, per capire come affrontare con cognizione di causa questo spinoso problema.

Personalmente penso che la scelta di privatizzare il cimitero sia stata sbagliata nel principio e nelle modalità. Probabilmente, anzi sicuramente, chi ha pensato di procedere in tal senso e chi ha dato esecuzione a tale determinazione, ha commesso gravissimi errori per i quali ha già pagato (e fatto pagare) il prezzo politico della sconfitta elettorale. Tuttavia chi amministra oggi non può limitarsi a scaricare le responsabilità su chi lo ha preceduto, ma dovrebbe osservare la cosa con razionalità e senza scadere nella facile demagogia e, accertato il danno, intervenire tempestivamente e senza indugio, aprendo un’interlocuzione serrata con la ditta concessionaria, al fine di risolvere, in tempi rapidi, le questioni più impellenti sollevate dai cittadini: i prezzi troppo alti per l’acquisto dei loculi e dei servizi collaterali; l’applicazione di modalità e tempi di pagamento insostenibili ai più.

In questa interlocuzione serrata il Sindaco, che ha trattenuto per sé la delega al ramo, può e deve intervenire subito, mettendo da parte la solita giustificazione di avere ereditato da altri questa situazione, e dando prova della tanto famigerata “autorità” o “autorevolezza” (ancora non è chiaro) di cui il primo cittadino si è da sempre vantato e continua a vantarsi.

E’ in una situazione come quella che oggi interessa il cimitero che il Sindaco, primo difensore dei diritti dei cittadini, può e deve dimostrare di essere all’altezza del suo compito, convocando immediatamente la ditta, magari alla presenza del Comitato, per intavolare con essa una leale e seria trattativa che spinga verso una politica gestionale del cimitero capace di contemperare gli opposti interessi in gioco, cioè quello della legittima utilità economica per la ditta e quello di un servizio essenziale efficiente e a buon mercato per i cittadini.

Per fare il Sindaco e farlo bene  non basta dire Io sono quello che quando dice una cosa la faccio”, ma occorre farle le cose, anche quando non sono state dette prima…

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO

Aggiungi una immagine