“Facciamo consumo critico al contrario, non andiamo nell’autosalone di Venerando Lauretta, ‘Multimarca’ R.S. Auto Via Generale Cascino 28, Vittoria (Rg)“.
E’ la proposta lanciata su Facebook da un imprenditore siciliano, Gianluca Calì. Il post ha già centinaia di condivisioni.

L’idea nasce a seguito delle minacce di morte che ho ricevuto negli ultimi giorni da Venerando Lauretta che, va ricordato, è stato già “ospite” delle Patrie Galere per associazione mafiosa (416bis).
E quale sarebbe (stavolta) la mia colpa? Quella di avere denunciato, fra gli altri, anche lui e suo figlio (Riccardo Lauretta) per minacce e ingiurie.
Per Lauretta, suo figlio no, non dovevo denunciarlo… Lui poteva e può minacciarmi, a seguito di alcuni miei articoli (LEGGI ARTICOLO) nei quali raccontavo la loro presenza “occulta” all’interno del Mercato di Vittoria (la cui licenza del box, infatti, è stata da poco revocata), ma io no, non potevo né dovevo denunciarlo.
Perché, per Lauretta, “loro” possono fare e minacciare di morte tranquillamente.
Noi non possiamo denunciare.
Eppure chi crede nella Giustizia, DEVE DENUNCIARE e sa che accanto avrà le Forze dell’Ordine. Così come sono certo sarà anche questa volta con me.
E da lì, il via alle minacce. Ve ne riporto qualcuna.
Sono stanco, dobbiamo fare quadrato contro questi MEZZI UOMINI.
Denunciare sempre e stare accanto a chi denuncia.
Alcune frasi estratte dalle minacce di Venerando Lauretta:
“ORA VAI A DENUNCIARMI VOGLIO PAGARTI IL REATO CHE COMMETTO SU DI TE. A PAROLA DA UOMO. CMQ TI VERRO A TROVARE, PURE CHE NN VALI NEANCHE I SOLDI DEL BIGLIETTO. SARO’ DIETRO LA TUA PORTA. MI VIENE DA RIDERE PENSANDO IL GIORNO CHE 6 TRA LE MIEI MANI, TI DEVO ACCECARE CON LE DITA. NN TI SALVA NEANCHE GESU CRISTO. IL TUO CUORE VERRA’ MESSO NELLA PADELLA, E DOPO ME LO MANGIERO’.
PURE CHE MI ARRESTANO CE CHI VIENI A CERCARTI…
ADESSO NN ABBIAMO NULLA PIU DA RAGIONARE, IO HO PRESO LA MIA DECISIONE, DI GIOCARMI LA MIA LIBERTA,,,
TI FARO’ PASSARE LA VOGLIA DI VIVERE”.
L’imprenditore Gianluca Calì, dopo le minacce di Venerando Lauretta nei miei confronti, ha scritto:
“Chiedo a tutti i miei contatti di fare consumo critico al contrario. Lo stesso Signore Venerando Lauretta ha sul proprio profilo di Facebook pubblico, il medesimo usato per fare le minacce dettagliate e circostanziate di morte a Paolo Borrometi, la pubblicità di un Autosalone Multimarca R.S. Auto Via Generale Cascino 28, Vittoria (Rg).
Immaginate per un secondo – scrive Calì – se questo post avesse una grande diffusione, e magari la gente per puro caso non andasse più ad acquistare le automobili usate da questo rivenditore, avremmo ottenuto una grande vittoria.
Far finta di non vedere – scrive Calì -, equivale ad essere colpevoli!
Ci chiediamo spesso cosa possiamo fare, questa è l’occasione concreta di poter agire e fare terra bruciata attorno ai MAFIOSI.
Loro hanno le molotov, i proiettili, le pistole e le lupare, il tritolo e l’acido, noi, gente onesta e laboriosa, abbiamo i mi piace, i condividi, i commenti , i twitt e soprattuto il nostro cuore e la passione per la LEGALITÀ e per la nostra TERRA!
Facciamogli vedere chi siamo – conclude Calì – e cosa siamo capaci di fare!”.
Io ringrazio di cuore Gianluca Calì, imprenditore siciliano trapiantato a Milano che ha pagato a “caro prezzo” il suo rifiuto di piegarsi al pizzo. Lo ringrazio per l’idea che spero in molti condividano.
D’altronde, come diceva il Giudice Giovanni Falcone, i mafiosi vanno colpiti nelle loro attività economiche.