Comiso rientra nel Piano nazionale degli aeroporti stilato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il “Magliocco” non era stato inserito nella prima stesura ma adesso, visti anche i numeri dei passeggeri registrati in questo primo mese di attività, è ricomparso nella lista. I vantaggi sono notevoli, i 4,5 milioni di euro per i costi Enav (Ente Nazionale Volo) saranno sostenuti dallo Stato, la parte non ancora spesa di questo importo in precedenza stanziato dalla regione potrebbe essere “dirottato” per far decollare nuovi voli su linee, si sta lavorando sulla Comiso – Milano. A breve, verranno attivate due nuove tratte internazionali col Belgio e l’Inghilterra.
“Diamo atto al Governo regionale, e in particolare al presidente Crocetta e all’assessore Bartolotta, di avere sostenuto con efficacia le posizioni espresse da Sac e da Soaco in merito all’esigenza di valorizzare il sistema integrato aeroportuale Catania-Comiso, nell’ambito delle linee di indirizzo sul Piano nazionale degli aeroporti”. È questo il commento a caldo espresso congiuntamente dai vertici di Sac e Soaco, Enzo Taverniti, Rosario Di Bernardo e Gaetano Mancini, alla notizia che la proposta uscita ieri a Roma dal gruppo di lavoro ristretto e formulata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi prevede l’integrazione degli aeroporti di Catania e Comiso e il loro inserimento nella rete principale degli aeroporti di interesse nazionale.
“Sarebbe infatti incomprensibile immaginare», hanno proseguito Taverniti, Di Bernardo e Mancini, «che il sistema aeroportuale della Sicilia Orientale, che serve già oggi oltre 3,3 milioni di siciliani, non venisse inserito tra i nodi principali (core) della rete nazionale. E sarebbe altresì assurdo che l’aeroporto di Comiso, naturale alternato di Catania e con esso integrato in termini complementari per precisa scelta strategica e industriale, non fosse inserito nella rete degli scali di interesse nazionale. Adesso occorre mantenere alta l’attenzione affinché i prossimi passi proseguano lungo questa direzione, facendo sì che la proposta fin qui formulata venga sostenuta anche dal ministro Lupi, per giungere in tempi brevi alla sua definitiva approvazione”.
Così i vertici della Sac e della Soaco. La palla passa a questo punto al Governo di Roma, nel frattempo il territorio aspetta con fiducia.