Il Piano triennale delle Opere pubbliche è realtà. La Giunta modicana, presieduta dal primo cittadino Ignazio Abbate, lo ha adottato con delibera datata 13 settembre e presentato ieri mattina, nel corso di un incontro con la stampa, al quale hanno partecipato – oltre al primo cittadino ed al vicesindaco, Giorgio Linguanti – anche l’assessore al Bilancio, Enzo Giannone, alla Pubblica Istruzione, Orazio Di Giacomo, ai Servizi Sociali, Rita Floridia, alla Viabilità, Salvatore Lorefice. “È cambiata totalmente la filosofia del lavoro. Non si può pensare che siano tutti i progetti presentati – è stato detto nettamente -, quelli da approvare. Si cambia registro, saranno presi in considerazione ed approvati soltanto quelli realmente utili e che sposino la filosofia del Piano stesso”. Affinchè si arrivi alla definitiva approvazione, la proposta sarà trasmessa in commissione consiliare e, successivamente, la civica assise la affronterà per la discussione finale. Il Piano prevede ben 116 opere (5 subito cantierabili), per un importo totale di sette milioni e mezzo di euro. È stato il vicesindaco ed assessore ai Lavori Pubblici, Giorgio Linguanti, ad illustrare nel dettaglio il Piano triennale. “Punteremo sulla riqualificazione dell’asilo nido di via Muzio Scevola, la riqualificazione del centro anziani di frigintini, l’adeguamento degli edifici scolastici alle norme di prevenzione anti incendi, la realizzazione di una rotonda in contrada Dente Crocicchia e la copertura straordinaria dell’ex convento della Raccomandata”. Il primo cittadino Ignazio Abbate, ha posto l’accento sugli interventi da realizzare, sia strettissimo giro di posta, sia a lungo raggio. Da effettuare immediatamente, opere come l’allargamento della zona artigianale con i fondi ex Insicem (per un milione e mezzo di euro), oltre a trecento mila euro, per la costruzione della bretella di collegamento tra la zona artigianale e la Musebbi-Calicantone. “Su questa opera – precisa il sindaco -, c’è un finanziamento bloccato da dieci anni, solo perché insisteva un progetto di tre milioni di euro, irrealizzabile. Ciò come se la elaborazione dei progetti, fosse lo strumento utile per soddisfare le esigenze dei progettisti. Noi lo stiamo rimodulando, adeguandolo alle risorse che abbiamo e lo manderemo in appalto. È assurdo che non si sia fatto prima”. Più a largo raggio, sono state elencate una serie di priorità da soddisfare: l’allargamento della via Passo Gatta e Passo Parrino; la rotonda dell’ incrocio di contrada Serra Pero, l’allagamento della Via Gianforma (che dovrebbe essere realizzata con 800 mila euro, cioè con i fondi della Protezione Civile). “La filosofia del piano triennale delle opere pubbliche – conclude il primo cittadino -, è ribaltata. Troveranno posto solo i progetti che abbiano almeno un preliminare. Non vogliamo presentare, questo sia chiaro a tutti, il libro dei sogni”.