M I G R A N T I
Partono,
sconfitti da umano destino,
imposto da involutiva storia,
navigano verso l’estate
dai lunghi giorni ricchi di benessere
per esserne completamente parte.
Scappano
dal deserto della memoria
ricco di semplice natura
che perde l’originaria bellezza
creata come affascinante eden,
per mancanza di mezzi.
Fuggono
dai campi di guerra
imbottiti d’acciaio scoppiettante,
mandando in fumo speranze di vita,
nella semplicità dei giorni, che
accorciano la luce fino a spegnerla.
Si disperano
per il vuoto d’affetto
improvvisamente venuto meno
per miopia politica, unita
ad interessi nascosti
alle masse che solcano i mari.
Piangono
i compagni di viaggio
annegati per impeto di coraggio,
disperazione affogata
nella morte, legata ad un filo
di vita, spezzato da invidiose Parche.
Antonio Lonardo