Il Tribunale, quale luogo migliore dove attingere a storie miste a mezze verità? Tutto normale se queste rimbombano all’interno di un’aula e nel bel mezzo di un processo, cosa diversa se tali mezze verità hanno come oggetto la credibilità dei politici locali ed il futuro del Tribunale di Modica stesso. Ed è proprio sul futuro del Tribunale di Modica che in questi mesi ne abbiamo sentite di tutti i colori. Dal già recitato “De profundis“ alla strillata resurrezione per poi scoprire che si è fermi al punto di partenza. Chi parte per Roma torna (almeno secondo i propri addetti stampa) da vincitore ma nella capitale nessuno si è accorto di nulla. Dove si sarebbe combattuta quindi questa battaglia verbale e che cosa avrebbe smosso? L’impressione che matura anche nei più buoni d’animo è che nessuna battaglia sarebbe mai stata combattuta, solo brevi chiacchierate in qualche lungo corridoio utili ai presenti ed a sfornare un fresco comunicato stampa con in basso la firma del politico di turno con tanto di foto in allegato. L’ultimo proprio ieri sera proveniente dalla Senatrice Venera Padua dove, anche in questo caso con tanto di foto, si cerca, tra una rassicurazione ed un auspicio, di far credere che anche l’ultima battaglia sia stata vinta. In effetti un lancio Ansa, battuto giovedì pomeriggio, brindava al salvataggio del Tribunale di Modica, operato dalla senatrice Venerina Padua, ormai prossimo all’accorpamento con Ragusa.
Nel testo la Senatrice affermava: “Esprimo soddisfazione per gli impegni che il ministro Cancellieri ha assunto sulla questione della nuova geografia dei tribunali. Abbiamo avuto dalla ministro – riferisce la senatrice Padua – forti rassicurazioni per quanto riguarda la proroga di due anni per poter svolgere l’azione di monitoraggio e quindi valutare eventuali squilibri e porre gli eventuali correttivi, anche in previsione della riforma delle Province”.
Caso vuole che però, solamente qualche minuto dopo sia giunto un comunicato da Roma a firma proprio del Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri che precisa: “Otto tribunali salvi dalla mannaia della spending review. Almeno per due anni”.
“Bene”, dicono subito alcuno. “La Padua questa volta a fatto bingo”, affermano gli altri. Tutti continuano a scorrere il comunicato in attesa di leggere “Modica” ma subito l’amara verità. Ecco la lista degli otto tribunali “salvi”:
Alba, Bassano del Grappa, Pinerolo, Vigevano, Chiavari, Lucera, Sanremo e Rossano.
Quindi quale sarebbe la “soddisfazione” della Padua? Forse per l’ennesimo sopralluogo a Modica promesso dal ministro Cancellieri? Come mai però nel suo secondo comunicato, quello divulgato a tutti gli organi di stampa sia sparita la parola “proroga” (qui il comunicato) parlando invece di accorpamento inevitabile? Avrebbe forse corretto il tiro subito dopo l’uscita della Cancellieri? La stessa Padua che lo scorso 10 agosto postò sulla propria bacheca di facebook il comunicato stampa che iniziava con le parole “Il Tribunale di Modica è salvo. Almeno per i prossimi due anni…”. Come mai invece Nino Minardo sulla questione non avrebbe scritto una virgola? Ci sarebbero forse per l’onorevole altre più proficue “El Dorado” da esplorare piuttosto che perdere tempo in una battaglia già persa?
Insomma, strani casi all’interno e fuori dal Tribunale di Modica.