“Domenica bagnata, domenica fortunata”. Mica tanto per le formazioni iblee del calcio dilettantistico. Una vittoria, una sconfitta e un pareggio è quello che sono riuscite a racimolare rispettivamente Modica, Ragusa e Vittoria. Iniziando la nostra disamina dal campionato di Quarta Serie, c’è da registrare l’ennesima (terza consecutiva) sconfitta del Ragusa che si arrende anche sul campo del Comprensorio Montalto. Per la formazione di Gianfranco Bellotto ora è crisi nera, ma la cosa che preoccupa di più non sono i risultati negativi che la squadra ottiene sul campo, ma il caos che regna in una società che non riesce a trovare il bandolo della matassa. Speriamo che al più presto si possa fare chiarezza per non far vivere una stagione piena di sofferenze ai tifosi che si aspettavano tutt’altro dopo le ambizioni (per il momento solo sulla carta) sbandierate ai quattro venti in estate dalla dirigenza. Nel campionato di Eccellenza la squadra del giorno è sicuramente il Modica di Seby Catania (che per fortuna ha giocato sabato e con il sole). I rossoblù della Contea con una gara sofferta ma giocata con la massima concentrazione e a viso aperto sono riusciti a portare a casa il bottino pieno dalla difficilissima trasferta di Mascalucia (campo di gioco della San Pio X Catania) e continuano la loro marcia di avvicinamento alla vetta della classifica. Match winner della sfida ai piedi dell’Etna Marco Crisafulli, che entra a partita in corso, s’inventa la punizione che regala il gol vittoria ai “tigrotti” e poi macchia la sua prestazione facendosi espellere a pochi minuti dalla fine. Ecco, le continue espulsioni (due in tre gare di campionato e due in Coppa Italia), sono un problema sul quale Seby Catania e il suo staff dovranno lavorare per evitare di buttare al vento per delle ingenuità quanto di buono fatto dalla squadra in campo. Pari casalingo del Vittoria che al “Comunale” si fa imbrigliare dalla fitta rete difensiva del Misterbianco. I biancorossi ipparini con D’Agosta a mezzo servizio (in campo solo nella parte finale della gara) hanno giocato al di sotto delle loro reali potenzialità e con il nulla di fatto, perdono la testa della classifica ora distante due lunghezze.