“Devo annunciare con sofferenza la triste notizia della morte di un nostro amico affetto da Sla, ammetto la rabbia perchè tutt’oggi non esiste soluzione a tali sofferenze, tuttavia ancora una volta la vergogna italiana si ripete”.
È Ivano Savino Romagnuolo, vicepresidente nazionale di “Viva la vita Onlus Italia”, a dare il triste annuncio sul suo profilo facebook della dipartita di un uomo affetto dalla Sla, Ciro (in foto con la moglie), in attesa di poter accedere alla speranza delle cure.
“Il nostro amico aveva ottenuto ben 10 mesi fa parere positivo per l’accesso alla terapia Stamina – dichiara Ivano Savino Romagnuolo -, nulla però è servito. Oggi dobbiamo contare l’ennesima morte in lista di attesa, qui non si tratta solo di un lutto, l’ennesimo. Qui si tratta di un diritto stabilito da un giudice che un Ospedale pubblico e che il Ministero della Salute non rispettano”.
La conclusione del vicepresidente di “Viva la vita” è un invito ad unirsi, magari già con la raccolta di firme per la proposta di legge mirata a normare le cosiddette “cure compassionevoli” (appello per la legge di iniziativa popolare).
“Pertanto è doveroso, ora più che mai – conclude Romagnuolo -, coalizzarsi per far pagare a chi ormai da un anno limita la libertà di cura”.
L’appello, raccolto da diverse associazioni in rete e sui sociale network, sta vedendo una sorta di “sciopero bianco”. Sono molti, infatti, i profili su facebook e non solo “chiusi” nella giornata odierna.
Un giorno di lutto, una giornata di silenzio, per ricordare un’altra vittima silenziosa ed innocente della mancanza di cure e di speranza.
Le condoglianze e la vicinanza più sentita alla famiglia, ai parenti ed amici tutti, da parte mia e di tutta la redazione de “La Spia”.