La legalità ha vinto: c’è l’interdittiva antimafia per le società riconducibili ad Emanuele detto Elio Greco, ovvero quelle di sua moglie, Concetta Salerno.
Mesi fa, precisamente il 28 dicembre del 2016 (LEGGI ARTICOLO) avevamo denunciato l’imminente apertura di un mega centro commerciale cinese nei locali di Elio Greco (intestati alla moglie, appunto, Concetta Salerno) facendo presente quanti e quali fossero le gravi ripercussioni, in termine di legalità, che l’apertura del centro commerciale nei locali di un condannato e più volte arrestato per mafia avrebbe causato.
Successivamente, il 20 febbraio del 2017 (LEGGI ARTICOLO), avevamo denunciato come Emanuele detto Elio Greco avesse, nei fatti, intestato tutte le proprie proprietà a personaggi di comodo, iniziando dalla moglie.
Oggi la notizia dell’interdittiva antimafia nei confronti di Elio Greco o, meglio, delle società a lui riconducibili. Così, sempre oggi, è stata definitivamente bloccata l’apertura del centro commerciale cinese nei locali di Greco.
Vogliamo precisarlo, parlando di Elio Greco non citiamo un condannato che si è riabilitato, come dice chi avrebbe voluto “liquidare” la questione, ma di un personaggio particolarmente vicino e contiguo al clan, secondo i collaboratori di giustizia citati nell’articolo del 20 febbraio.
Come sempre il lavoro di tutti, dalla nostra denuncia fino all’indignazione della società civile, della Prefettura di Ragusa (che ha controllato ed emesso l’interdittiva), del Comune di Vittoria con la Polizia Municipale, delle forze dell’Ordine e della Regione, che hanno da subito sposato la nostra denuncia, ha permesso di scongiurare un pericolosissimo precedente ed un segnale devastante: fare guadagnare la mafia.
“Da quando è arrivata la richiesta per la realizzazione di un grande centro commerciale cinese abbiamo voluto vederci chiaro. Il tutto anche grazie alle preoccupazioni emerse da alcuni articoli di stampa del giornalista Paolo Borrometi, riprese poi da diverse interrogazioni parlamentari”.
E’ quanto afferma il sindaco di Vittoria, Giovanni Moscato che precisa come “fosse giusto che ci fosse chiarezza in città per evitare infiltrazioni mafiose. Così, ancor prima del decreto del presidente della Regione, abbiamo chiesto informazioni alla Prefettura e ieri abbiamo appreso che le nostre ansie fossero concrete, con l’interdizione antimafia della Prefettura di Ragusa”.
La Regione, dal caso Vittoria, aveva preso spunto per la stesura di un decreto (n.32 del 15 febbraio 2017), grazie al lavoro attento del dottor Rizzo, del dottor Ribellino e della dottoressa Badalamenti. Non si capisce, invece, la ripetuta assenza di rappresentanti della Camera di Commercio di Ragusa.
Scongiurato il pericolo del centro commerciale, adesso la gente onesta e per bene, la stragrande maggioranza a Vittoria, deve scegliere se continuare ad andare a rifornirsi alla “Vittoria Pack” ed a far guadagnare un soggetto come Elio Greco con una interdittiva antimafia o no.
Il tutto ricordando come Elio Greco goda di una procura illimitata ad operare sui (tantissimi) conti correnti della società di cui è un “umile” operaio: ovvero la “Vittoria Pack”, intestata alla moglie, Concetta Salerno.